Esclusivo. Paolo Brosio: “i vescovi hanno consegnato le tonache al Nuovo Umanesimo di Conte”

di Matteo Orlando

“È CONTE O DIO IL RIFERIMENTO DELLA CEI?”

“Sotto il fuoco della pistola del Covid-19 qual è l’armatura migliore per difenderci? La scienza medica, che è un dono di Dio, e la corazza spirituale della confessione e dell’eucaristia. Ma i vescovi hanno preso la tonaca e l’hanno consegnata al Nuovo Umanesimo di Giuseppe Conte. È Conte o Dio il riferimento della CEI?”. Sono durissime le considerazioni del noto giornalista Paolo Brosio espresse in questa intervista in esclusiva per Informazione Cattolica.

Dottor Brosio, cosa pensa della situazione che stiamo vivendo a causa del Coronavirus?

“C’è una confusione generale. Le notizie che arrivano dal mondo scientifico-accademico, dai cosiddetti scienziati-virologi, sono una cosa devastante. Sono uno in contrasto con l’altro. Generano confusione. L’unica cosa che pensano di fare è quella di fare i vaccini a tutti”.

Secondo lei cosa è mancato nella lotta italiana al Coronavirus?

“Si è perso il senso della sanità, della pedagogia del medico che cerca di capire la malattia e usare combinazioni di quei farmaci che già ci sono. Si aspetta il vaccino, si tiene la gente blindata in casa, abbiamo perso completamente le unità di intervento familiare, cioè il medico condotto che chiaramente deve essere equipaggiato con i dispositivi di protezione individuale. Non si è sfruttata la sapienza dei nostri medici di base”.

Facendo ciò cosa poteva cambiare?

“Facendolo si poteva evitare di ricorrere in massa agli ospedali. Con certi farmaci, che non sono vaccini, si è già riuscito ad impedire che diversi malati avessero la necessità di essere ricoverati in ospedale. C’è stata una frattura tra la scienza medica in prima linea e gli scienziati-virologi. Se si fa eccezione di quelli del Veneto, per il resto, i vari Burioni e company, è una cosa devastante. Io consiglierei di leggere cosa dice il virologo Tarro”.

Ma è un virus molto aggressivo…

“Questo è un virus diabolico che muta in continuazione. Ieri ho visto due medici cinesi colpiti dalla malattia che, probabilmente, hanno avuto problemi di fegato, e anche il colore della loro pelle era cambiato. Ci sono delle mutazioni e variazione di questo virus che non riusciamo ad afferrare”.

Non credo di essere un po’ troppo duro con gli scienziati dottor Brosio?

“La scienza è un grande dono di Dio ma la scienza non deve diventare Dio. La divinizzazione della scienza porta alla superbia dell’uomo e viceversa. L’uomo così non si ricorda più che è Dio che gli ha permesso di avere il dono dell’intelligenza, di essere una creatura che è fatta poco meno degli angeli, a immagine e somiglianza di Dio. Noi dobbiamo ringraziare Dio dei doni che ci ha dato, non ringraziare la scienza. Lo scienziato non ha mai creato nulla dal niente, anche se ci prova per l’orgoglio e per la vanità. Gli scienziati hanno scoperto semplicemente cose che già erano presenti nel creato di Dio. Se non si parte da questo presupposto si finisce nella situazione in cui siamo oggi”.

L’ha convinta la molteplice iniziativa governativa?

“Il Movimento dei Cinque Stelle è generalmente formato da non credenti. È inutile che ci nascondiamo. Loro non hanno a cuore i valori cristiani. E cosa ci hanno fatto capire? ‘Non si può consumare Dio’. Si può consumare qualsiasi cosa. Addirittura si possono andare a comprare le sigarette ma non si deve consumare Dio. Si poteva anche andare a giocare al bingo, le schede del SuperEnalotto, ma andare a ricevere Gesù no!. Il nostro è uno stato non credente”.

Il Coronavirus è una punizione divina, come sostengono alcuni?

“Il virus ha messo in ginocchio l’umanità. È proprio una punizione per esserci allontanati da Dio e per esserci inchinati al modello dell’uomo. D’altra parte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, quando è partito il Conte bis, ha detto di confidare nel Nuovo Umanesimo. Il Nuovo Umanesimo fa riferimento a un filosofo ultraottantenne ateo che pone al centro di tutto il tecnicismo, la tecnologia, i computer e la scienza. Per Dio non c’è spazio. si mettono in rilievo solo le associazioni fra gli uomini. Ma basta guardare il testo dei Salmi per capire cosa ci insegna Dio: ‘beato l’uomo che guarda a Dio e non agli uomini’. Inoltre, non mi si venga a dire che tutti gli altri che sono al governo, PD e Italia Viva, siano credenti. Se fossero stati credenti, i capi di questi due partiti e i ministri che hanno nel governo avrebbero detto: ‘attenzione, non lasciamo il popolo senza Dio'”.

Ma così facendo non si rischiava di accendere focolai dell’epidemia nelle chiese?

“Che le chiese non diventino dei focolai è anche una mia preoccupazione. Infatti quei sacerdoti che fanno entrare di soppiatto le persone sbagliano. Bisogna, invece, organizzarsi secondo quanto prevedono 2 articoli della Costituzione, il 7 e il 19, che danno la regolazione della libertà di culto. Il decreto non è una legge votata dal Parlamento. Avendo fatto Giurisprudenza (Brosio si è laureato in legge con 110 e lode, ndr.) mentre ci sono ministri che neanche si sono diplomati, posso dire tranquillamente che c’è stata una compressione della libertà religiosa da parte del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier, partendo da un presupposto ideologico, che si fonda sulla preminenza dell’uomo e non di Dio, ha chiaramente messo Dio, se vogliamo utilizzare un paragone calcistico, non a giocare la Coppa Intercontinentale o dei Campioni, ma nemmeno il massimo campionato o la serie B. In Italia Dio non lo fanno ‘giocare’ neanche in serie C”.

Quindi, secondo Paolo Brosio, qualcuno si è trincerato dietro l’emergenza per giustificare tutto ciò?

“Ricordo che l’articolo 7 della Costituzione ha dato luogo al Concordato e al successivo accordo tra la Santa Sede e la repubblica italiana, che nel 1985 ha apportato modificazioni al concordato lateranense. In questa revisione all’articolo 2 si dice che ‘la Repubblica Italiana riconosce alla chiesa Cattolica la piena libertà di svolgere la sua missione pastorale, educativa e caritativa, di evangelizzazione e di santificazione. In particolare assicura alla Chiesa la libertà di organizzare, di pubblico esercizio del culto, di esercizio del magistero e del ministero spirituale nonché della giurisdizione in materia ecclesiastica’. Al successivo articolo 5, comma 2, si legge che ‘salvo i casi di urgente necessità, la forza pubblica non potrà entrare, per l’esercizio delle sue funzioni, negli edifici aperti al culto, senza averne dato previo avviso all’autorità ecclesiastica’. Ancora l’articolo 7, comma 1, ricorda che ‘la Repubblica Italiana, richiamandosi al principio enunciato dall’articolo 20 della Costituzione, riafferma che il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto di una associazione o istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative’. Ribadisco che le modalità di accesso alle chiese sono state demandate dal governo alla autorità ecclesiastica. Invece abbiamo avuto un divieto di accesso alla messe per il popolo. E non è solo la messa. Per l’Eucaristia la chiave d’accesso è la confessione, la riconciliazione tra ogni uomo e Dio, dopo il pentimento. Se tu mi neghi, per combattere il male, la confessione e l’eucarestia, ma che cavolo stiamo fare noi e il prete”.

Ma a chi imputa tutto questo?

“Chi ha fatto questa scelta, sulla carta, è il presidente della CEI, il cardinale Gualtiero Bassetti. È il presidente della CEI che dialoga con le forze politiche. Quindi che cosa ha fatto Bassetti? Paralizzato dalla paura o perché ha subito pressioni politiche o perché ha condiviso le pressioni politiche ha in sostanza determinato il fuori tutti, cancelliamo Dio”.

Non le sembra di essere un po’ troppo duro, dottor Brosio, con Sua Eminenza il Cardinale Bassetti?

“Sotto il fuoco della pistola del Covid-19 qual è l’armatura migliore per difenderci? La scienza medica, che è un dono di Dio, e la corazza spirituale della confessione e  dell’eucaristia. Perché hanno preso la tonaca e l’hanno consegnata a Conte? È Conte o Dio il riferimento della CEI? Io non sono un pazzo scellerato. Non è che se uno prega è fuori di testa ed è un  pericolo sociale, come qualcuno mi ha detto. Non avendo una bussola spirituale, molta gente è chiaro che affida tutto all’uomo. Io invece mi affido a Dio e dico: perché centri commerciali, supermercati, farmaci e altre attività, non sono considerate attività a rischio mentre la chiesa sì? In realtà la chiesa è la meno a rischio di tutte. Il parroco del cremonese Don Lino Viola, che ha subito il blitz in chiesa, come fosse stato un narcotrafficante, è stato difeso dal Cardinale Angelo Becciu. È una cosa devastante quella che hanno fatto. Interrompere una celebrazione eucaristica! Ma dove cavolo siamo arrivati! Ma che schifo è? Ma che vergogna! Io spero che dopo questa esperienza gli italiani quando andranno a votare si ricorderanno di tutto questo. Non ho sentito un solo ministro o un solo esponente politico del PD dire: ‘questo no!’. Io ho tanti amici del PD e c’è gente che va in Chiesa. Allora cosa è rimasto di cattolico in questo partito. Con questo non voglio dire: ‘votate Salvini o Meloni’, ma solo dire: ‘c’è ancora un partito in Italia che rappresenta ancora i valori dei cattolici? C’è?”.

La seconda parte dell’intervista a Paolo Brosio sarà pubblicata su Informazione Cattolica domani, venerdì 24 aprile.

 

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Complimenti Paolo Brosio. Potrei sottoscrivere parola per parola tutte le tue risorse. In particolare il riferimento al cardinale Bassetti,in merito al fatto che ci si affida a Dio, non alla scienza o,ancora peggio, a certa politica. Le CEI su è annullata difronte alle imposizioni che una dieta politica ha dettato, senza nemmeno contrattare. Mi sembra che,da un po’di tempo a questa parte, la chiesa cattolica abbia dimenticato cosa sia la Provvidenza Divina. Bravo,Paolo, complimenti…

Sono del tutto in accordo con Paolo Brosio.
Vedremo in futuro il valore di queste posizioni del potere politico e di quello della CEI .

Non una parola, una virgola fuori posto. Bravissimo, dottor Brosio. La CEI evidentemente è asservita al potere politico… Complimenti per l’ottima analisi, io sarei andato giù un po’ più “piatto”… È vergognoso quello che è successo a quel sacerdote di Soncino, i metodi quasi da Russia comunista adottati ma soprattutto l’atteggiamento codardo e da scaricabarile della Curia Cremonese…

Bravo Paolo è dall’inizio di tutto questo che sono rimasta delusa da questo atteggiamento della Cei e
con chiunque parlavo mi sono battuta dicendo che
se ci fossimo affidati a Dio non avremmo fatto la fine che abbiamo fatto.
Hanno affamato la gente per non affidarsi a Dio.
Hanno bruciato i morti come immondizia(anzi L immondizia non la bruciano)peggio di Ausvizz senza rispetto e dignità impedendo alla famiglia di vedere i propri cari.
Hanno impedito che i figli residenti in altre regioni potessero recarsi dal padre morto non di corona virus. Potevano fare dei nuovi cimiteri invece di dire che non c era spazio.
Prendevano del terreno e con uno scavatore potevano fare delle fosse comuni anziché bruciarli, sarebbero stati i nuovi cimiteri come hanno fatto in America. Almeno si sapeva dove stava il proprio congiunto. Invece te lo hanno bruciato senza permesso e ora ti addebitano anche la spesa . Cose allucinanti. Io ci ho visto subito L anticristo in questa situazione . Devono rendere conto a Dio di quello che hanno fatto. Che Dio li perdoni 🙏🏼Grazie Paolo.

Carissimo Brosio mi è venuto in mente i 13 martiri francescani di Mediugorje quando li hanno chiesto sotto le armi di togliere la Tunica ..loro hanno detto No! noi abbiamo chiuso la Chiesa ..Gesù Pietà…

È la parola di Dio che bisogna sottoscrivere in tutto e non quella ordinaria del cardinale del papa e tantomeno di un certo Brosio. Leggo tutto o quasi. Ma i puri criteri umani giusti non dicono tutta la verità e specialmente quella ” rivelata”. Auguri.

Carissimo Paolo Brosio le tua diagnosi è perfetta.Grazie perché muovi le acque torbide in cui stiamo navigando.Ai tempi il “traditore fu Giuda” oggi solo DIO sa quanti e chi sono.Stiamo nella pace perché”LUI”che conosce i cuori “provvederà ” a tempo debito,e si prende cura già da ora dei suoi “figli”.

Due domande:

1.Non ricorda più quando era proprio Brosio a difendere le sale bingo contro le tombole di circoli arci e acli?! https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Dietro-al-bingo-32e6ed26-2467-4998-a414-b572768fa328.html

2.Non sa che anche questo campo è gestito principalmente dalle regioni e che ognuna fa come vuole?!
https://www.ilroma.net/curiosita/fase-3/sale-slot-scommesse-e-bingo-pronte-riaprire-le-nuove-regole