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Nelle cose della fede, è necessario essere istruiti da Dio. Ed Egli lo fa in tanti modi: con illuminazioni dirette, con i Profeti ispirati, con gli Apostoli ammaestrati da Gesù e i loro discepoli.
La chiave di tutto è Gesù e solo la sua Chiesa la possiede e può amministrare la sua salvezza.
L’etiope, amministratore della regina Candace, che, dopo il culto a Gerusalemme, se ne tornava in Etiopia, leggeva una pagina del profeta Isaia, ma senza capire.
Il diacono Filippo, spinto e illuminato dallo Spirito Santo, gli fece da maestro e gli annunziò Gesù, l’Agnello immolato di cui parlava Isaia, che dopo il suo sacrificio sulla croce, doveva avere una innumerevole discendenza: quella dei redenti dal peccato e dalla morte.
L’etiope credette e volle subito essere battezzato. Così il Vangelo e la grazia arrivarono anche in Etiopia.