Francia, il ritorno a liturgie per tutti anima il dibattito socio-politico

di Daniele Zappalà – Avvenire

I FEDELI HANNO POTUTO RACCOGLIERSI IN PREGHIERA, RISPETTANDO LE DISTANZE RICHIESTE

In Francia, da metà marzo, le chiese sono rimaste spesso aperte durante il confinamento: individualmente, i fedeli hanno potuto raccogliersi in preghiera, rispettando le distanze richieste.

Molte parrocchie hanno trasmesso la Messa domenicale, riservando a qualcuno la possibilità d’assistere fisicamente. Adesso che il Paese si prepara all’uscita graduale dalle restrizioni, dall’11 maggio, il ritorno a liturgie per tutti anima il dibattito.

Il 21 aprile, dopo una conversazione telefonica con il Papa, il presidente Emmanuel Macron ha consultato in videoconferenza i rappresentanti religiosi, fra cui monsignor Éric de Moulins– Beaufort, presidente della Conferenza episcopale, per la quale la vita ecclesiale deve «ritrovare il suo carattere pienamente comunitario a partire dall’11 maggio».

Molti concordano, compreso il primo partito d’opposizione, i Repubblicani.

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