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Il “lockdown” della Gran Bretagna scattato il 23 marzo per contenere la diffusione del coronavirus ha previsto la chiusura degli edifici di culto di tutte le religioni e la sospensione di ogni funzione.
La Chiesa d’Inghilterra si è allineata alle indicazioni del governo accordando solo due piccole concessioni: il funerale, ristretto ai parenti più vicini al defunto, presso cimiteri e crematori, e il battesimo in casa o in ospedale ma solo nei casi di urgenza.
Chiusi i battenti di 2.977 parrocchie, la Chiesa cattolica ospita su una piattaforma online Messe e preghiere, prediligendo il telefono per il supporto spirituale dedicato alle persone più vulnerabili e sole. Sono in molti, nella comunità cattolica come in quella anglicana, a chiedere la riapertura delle chiese.
Il video I love the Churchdiffuso su Youtube sintetizza gli umori dei fedeli: perché, si chiedono, negare l’ingresso ai luoghi di culto, magari organizzato per turni, quando è invece possibile accedere ai piccoli negozi di generi alimentari?