La C.E.I. affida l’Italia alla protezione della Madre di Dio (Caravaggio, ore 21, 1°Maggio)

a cura di Angelica La Rosa

LA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA AFFIDERÀ L’INTERO PAESE ALLA PROTEZIONE DELLA MADRE DI DIO COME SEGNO DI SALVEZZA E DI SPERANZA

Raccogliendo la proposta e la sollecitazione di tanti fedeli, la Conferenza Episcopale Italiana affiderà questa sera l’intero Paese alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza.

Lo farà alle ore 21, con un momento di preghiera, nella basilica di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio (diocesi di Cremona, provincia di Bergamo).

La scelta della data e del luogo è estremamente simbolica. Maggio è, infatti, il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna, tempo scandito dalla preghiera del Rosario, dai pellegrinaggi ai santuari, dal bisogno di rivolgersi con preghiere speciali all’intercessione della Vergine.

Iniziare questo mese con l’Atto di Affidamento a Maria, nella situazione attuale, acquista un significato molto particolare per tutta l’Italia.

Il luogo, Caravaggio, situato nella diocesi di Cremona e provincia di Bergamo, racchiude in sé la sofferenza e il dolore vissuti in una terra duramente provata dall’emergenza sanitaria.

Alla Madonna la Chiesa affida i malati, gli operatori sanitari e i medici, le famiglie, i defunti.

Nella festa di San Giuseppe lavoratore, sposo di Maria Vergine, affida, in particolare, i lavoratori, consapevole delle preoccupazioni e dei timori con cui tanti guardano al futuro.

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Siccome leggo qui e la un certo entusiasmo verso la iniziativa del 1° Maggio a Caravaggio – che voi di “Informazione Cattolica” rendete nota in questo articolo- mi sento in dovere di dire quanto segue: quello che vuole la Madonna – e lo chiede continuamente, da Fatima a Civitavecchia- è la Consacrazione al Suo Cuore Immacolato e non un generico “affidamento”.
Non solo: tale Atto va fatto con tutto il cuore, in modo sincero e profondo, comprendendo il significato.

Questa trovata di Caravaggio è l’ennesimo tentativo di metter a tacere un po’ di malumori. Un po’ come la pagliacciata di piazza san Pietro di qualche giorno fa. E’ fumo negli occhi.