“Le voci su ‘normalizzazioni’ della pedofilia non riguardano l’eccezionalità di un caso”

Dal 1969 al 2003 decine di bimbi senza fissa dimora furono affidati a pedofili con la complicità delle autorità di Berlino Ovest in nome della liberazione sessuale.

I bambini erano reclutati dal professore universitario e psicologo Helmut Kentler che, a partire dal 1969, diede vita ad un esperimento per la “liberazione sessuale dei bambini”, esperimento che consegnò bimbi e adolescenti di Berlino Ovest nelle mani dei pedofili con la complicità delle istituzioni.



Commenta la bioeticista Giulia Bovassi: “Sono anni che continuiamo a denunciare un pericolo reale e agghiacciante: il processo di “normalizzazione sessuale” (se tutto è “amore” e quest’ultimo è fluido sentimento, allora tutto può esserlo) dove si è liberi perché schiavi di istinti, piaceri, pulsioni, godimento erotico e narcisista, ha liquefatto la ragion d’essere dell’amore e della sessualità facendo leva sull’abbattimento della morale naturale, della dimensione antropologica e spirituale. Questo ha spalancato alla perversione il barlume della  legittimazione. Il drammatico caso tedesco è un caso? Certo, ma il vociare su ipotetiche normalizzazioni della pedofilia non riguarda l’eccezionalità di un caso, purtroppo”.



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