La bioeticista: “la ‘neutralità di genere’ negli esseri umani non esiste!”

Il fatto che una femminuccia tenda a prediligere le bambole e il maschietto la macchinina è legata al fatto che il dimorfismo sessuale comprende anche il cervello e dunque anche il comportamento, sempre in modo coerente con la personalità e dunque con il carattere e con la sensibilità del singolo.



Questo fa sì che la neonata sia più attratta dai volti (da cui la successiva predilezione delle bambole) e il neonato da oggetti che producono rumore e che si muovono (da cui poi macchinine e pallone).

Però, le differenze si notano soprattutto sul MODO DI GIOCARE e non tanto sul gioco scelto.



Lo si vede chiaramente quando i bambini giocano con oggetti che non sono giochi: i biscotti a colazione o il comune telecomando della TV.

Mentre i maschietti molto probabilmente ai biscotti faranno fare la lotta e tramuteranno il telecomando in un razzo spaziale, le femminucce faranno chiacchierare i biscotti e metteranno a nanna il telecomando.



E questo molto prima di dire a se stessi «sono maschio» o «sono femmina».

Bloccare queste naturali predisposizioni è manipolare il loro sviluppo, forzando una “neutralità” che negli esseri umani non esiste!

PROF.SSA GIORGIA BRAMBILLA

 

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