Omotransfobia. Anche i 22 mila del Movimento Gospa mobilitati per l’11 luglio

 

Erano presenti già durante l’ultimo Christian Day e adesso si distribuiranno nelle diverse città italiane dove il prossimo 11 luglio si protesterà contro l’approvazione della proposta di legge, liberticida e incostituzionale, sulla cosiddetta Omotransfobia.

Stiamo parlando di diversi componenti del Movimento Gospa, gruppo Mariano che segue la spiritualità cattolica come proposta a Medjugorje.

“Qualunque cosa contro Dio è contro l’uomo, credente e non, la sua felicità e i suoi diritti naturali. Il mondo LGBT è sempre più violento e intollerante permettendosi di tutto”, hanno scritto dal Movimento Gospa.

In particolare le migliaia di componenti, e non solo loro, sono rimasti inorriditi dalla blasfemia che vedete in questa foto.

Abbiamo deciso di inserire la foto non per diffondere anche noi la blasfemia ma per dimostrarvi che la discriminazione religiosa, in particolare verso i Cattolici, è ampiamente diffusa e tollerata, mentre con la legge Zan-Scalfarotto-Boldrini e altri sull’omotransfobia, non sarà tollerata la critica di nessuno dei comportamenti o offese o blasfemie di persone omosessuali.

Si arriverà al paradosso di considerare un non eterosessuale che insulta Gesù Cristo e la Madonna come dotato di libertà di espressione e di parola. Mentre se un credente criticherà un gay che insulta Gesù e la Madonna meriterà di andare in carcere per reato di “opinione omofobica”, forti multe e la rieducazione LGBT, in pieno stile sovietico o cinese.

I componenti del Movimento Gospa si augurano che la Chiesa Cattolica, e molti cattolici, “tornino a essere cristiani e non conigli che ruggiscono nel nido delle loro conferenze”.

“Cristiani e uomini di buona volontà: #restiamoliberi e continuiamo a difendere e promuovere la dignità di ogni uomo e di ogni donna dal proprio inizio al proprio tramonto”, hanno concluso dal Movimento Gospa.

A proposito della foto, a seguire un breve commento di Antonella Paniccia:

Dedicato ai “cristiani silenti”: quelli che guardano e passano oltre, quelli che leggono, si scandalizzano, ma non commentano (o lo fanno con messaggi in privato: risparmiateli, sono inutili), quelli sempre così buoni e altruisti da giustificare le peggiori aberrazioni, quelli che credono ma non praticano, quelli che denigrano chi si “va a battere in petto”, quelli che se accade qualcosa “Dio dov’era?”, quelli che “sono credente… ma i preti, per carità!”, quelli che piangono per l’elefantessa e il gatto ma rivendicano come diritto e libera scelta l’uccisione di un bimbo nel grembo materno, quelli che a messa non vanno perché s’infettano (ma vanno alla movida in piazza tutte le sere), quelli antirazzisti con tutti fuorché con i cristiani stessi…

Ed ora provate a tacere, verrà il giorno in cui verrete svergognati!

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Io lo inchioderei veramente sulla croce. Non è più possibile tacere, scendiamo in corteo noi Cristiani.