Ecco cosa ci aspetta… Enea e i suoi due “papà”

di Angelica La Rosa

LA MATERNITA’ SURROGATA SBARCA IN CALABRIA

“Tre chili e 100 grammi di felicità e, dopo una trafila complicata, ma non impossibile nonché una serie di viaggi andata e ritorno dalla Calabria negli Usa, Giovanni Carpanzano ha coronato il suo sogno di paternità. Quella del professore dell’Accademia delle Belle Arti del capoluogo di regione (Catanzaro, capoluogo dell’omonima provincia e della regione Calabria, ndr.) è una cavalcata per i diritti che iniziò dodici anni fa e che nel frattempo l’ha anche portato ad agguantare un altro sogno: l’unione civile con il suo grande amore Stefano Pullano”.

Così ha scritto, sembra compiaciuta, la giornalista Antonella Scalzi sul quotidiano La Gazzetta del Sud.

“La maternità surrogata sbarca, dunque, sui Tre colli e Giovanni Carpanzano difende la scelta rispedendo al mittente le accuse di chi la bolla come la pratica prediletta di chi vuole scegliere il colore degli occhi o dei capelli. Lui ci racconta tutta un’altra storia. È quella fatta di amore e scelte reciproche dalla quale è nato Enea e che adesso ha tante pagine da scrivere perché, ora che il bimbo ha quasi tre mesi, l’attesa è tutta per il giorno, non troppo lontano, in cui Stefano potrà legalmente adottare quel bimbo che biologicamente è di suo marito, ma che lui sente già suo”, ha aggiunto la giornalista.

Capite bene come è possibile commentare questa notizia. Ma ci asteniamo. E lo facciamo per un motivo semplice. Per dimostrarvi una cosa. Entrando in vigore la proposta di legge Zan-Scalfarotto-Boldrini e altri sull’Omotransfobia già avere riportato così questa notizia potrà far correre il rischio dell’arresto o di una forte multa.

Figuratevi se aggiungo il mio pensiero sull’utero in affitto, una pratica barbara (e lo dico da donna) al quale hanno ricorso i due uomini della foto!

Mi permetto di riportare il commento di alcune persone pubblicato proprio sulla Gazzetta del Sud. Anche loro sarebbero penalmente perseguibili con l’introduzione della legge sull’omofobia.

“Sono la mamma di un bimbo di nove mesi, e spero di avere ancora il sacrosanto diritto di affermare pubblicamente che provo tanto ribrezzo quando leggo certe storie. Ma quale amore? Un bimbo appena nato ha bisogno della MAMMA, possibilmente la sua. Perfino cagnolini e gattini hanno questo diritto quando nascono, è vietato separarli alla nascita. Perché i bambini devono avere meno diritti degli animali?”, ha scritto Anna Maria.

“Anch’io non credo sia affatto giusto che il bambino cresca lontano dalla sua mamma… Loro 2 vogliono viversi la storia d’amore? Bene ma non devono coinvolgere una creatura innocente…non ne hanno il diritto”, ha scritto Adele.

“Perché questo bimbo non può avere il diritto ad avere sua madre?”, ha scritto Ross.

“Loro facessero quello che vogliono della loro vita ma i bambini lasciamoli stare! Hanno diritto ad una MAMMA E UN PAPÀ. È inutile che cerchiamo di snaturare tutto per i nostri egoismi!”, ha scritto Emanuela.

“Sbaglio o la maternità surrogata è un reato in Italia? Come è possibile che si possa fare queste cose? Il bimbo andrebbe restituito ai legittimi genitori”, ha rilevato Simone.

“E al diritto di un povero bimbo ad avere una mamma ed un papà nessuno ci pensa? Non è tra l’altro un reato perseguibile per la legge italiana?”, ha rincalzato Massimo.

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Incredibile la follia egoista che siamo costretti a vedere.

Ma la più indecente di tutti è la giornalista autrice dell’articolo!!!Andrebbe incriminata per istgazione all’abbandono di neonati!