3.08.2020
Dio manda con premura i suoi profeti per indicare al suo popolo i suoi giudizi e le sue vie.
Satana, la scimmia di Dio, fa altrettanto con un numero maggiore, con false promesse di pace e portare confusione e non mai conversione.
Nabucodònosor, re di Babilonia, prese Gerusalemme, tolse il re e mise un altro al suo posto; deportò parte delle persone più ragguardevoli e parte degli arredi del tempio e se ne tornò.
Anania, un falso profeta, dichiaro’ che entro due anni il giogo del re di Babilonia sarebbe stato spezzato. Ma così non fu.
Geremia, vero profeta, ne svelò la menzogna e ne predisse la morte entro l’anno. E così fu. Oggi, un gran numero di falsi profeti nega il castigo di Dio sulla Chiesa e sulle nazioni. Inneggiano alla sua Misericordia, che supera tutti i nostri peccati. Così invitano a non convertirsi, a non cessare di peccare, tanto Dio perdona sempre! E così spalancano le porte dell’Inferno, perché senza pentimento e riparazione non c’è perdono.
Buio, vento contrario e barca agitata dalle onde rendono difficile la traversata.
Allora Gesù si avvicina e assicura la sua presenza. Invece di seguirlo sicuri, c’è chi vuole camminare sulle acque; ma davanti al maggiore pericolo la sua fede vacilla e rischia d’annegare come fu per Pietro. Gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Padre Giuseppe Tagliareni