“Lo sguardo mite di Willy è come un riverbero del volto di Cristo di fronte ai suoi aguzzini”

 

“L’esperienza personale e pastorale mi dice che nulla può cominciare a cambiare nel cuore di un uomo sino a quando, illuminato da Dio, non si sente sinceramente peggiore di tutti. Anche dei più efferati assassini. L’indignazione schiumante rabbia, gli slogan postati e twittati, le analisi psico-sociologiche e i pistolotti moralistici invece, non hanno mai cambiato nulla, nell’uomo e nella società. Il reato è innanzitutto un peccato, e l’unico antidoto è il perdono accolto da un cuore sinceramente contrito, che accetta le conseguenze dei peccati. Un cuore che, per il potere di Cristo sul peccato e la morte, può essere completamente rigenerato, anche nel petto di un assassino”, ha scritto su Facebook Don Antonello Iapicca.

“Lo sguardo mite di Willy è come un riverbero del volto di Cristo di fronte ai suoi aguzzini. Se abbiamo fede sappiamo che ha già perdonato i suoi assassini, e dal Cielo, misteriosamente, questo perdono farà ciò che milioni di parole non potrebbero mai fare; unito a quello di Dio arriverà al cuore degli assassini e, fatta salva la loro libertà, darà frutto a suo tempo”, ha concluso il missionario.

 

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