Scuola-discoteca (o spiaggia) e chi protesta è “sessista ” e persino “guardone”!

Di Martino Mora

 

Massimo Gramellini, sulla prima pagina del “Corriere”, sostiene il diritto delle liceali di recarsi a scuola in minigonna ascellare. E accusa gli insegnati maschi, ai quali “cade l’occhio” di essere dei “guardoni” (testuali parole). E riferendosi alla surreale protesta delle studentesse di un liceo romano, che erano state riprese dalla vicepreside per un abbiagliamento non consono, ha scritto: “La parte migliore l’hanno fatta le ragazze, che hanno reagito al sopruso (sic!) presentandosi a scuola in minigonna. E se a qualcuno continuasse a cascare l’occhio, anzichè coprire le gambe, si potrebbe coprire l’occhio”.

Insomma: questo maestro del più disgustoso buonismo rovescia la realtà. La scuola può diventare una discoteca (o una spiaggia) e chi protesta è “sessista ” e persino “guardone”, se non si autoevira preventivamente con il bisturi del femminismo politicamente corretto.

Il Sessantotto non è mai finito.

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