Cristianofobia e libertà di religione: le società contemporanee stanno regredendo?

Cristianofobia e libertà di religione: le società contemporanee stanno regredendo?

Di Emanuela Maccarrone

 

Non è infrequente leggere o sentire di episodi che descrivono gli assalti contro la fede cristiana, sia in Italia sia all’estero, dagli atti di vandalismo negli edifici di culto alla blasfemia del furto delle ostie o degli oggetti sacri.

‘Quando una chiesa o un oggetto sacro vengono presi di mira quasi mai da parte dei media, ma anche delle stesse forze dell’ordine, si ha la capacità di inquadrare questi episodi, che sono in continuo aumento, per quello che sono: e cioè veri e propri atti sacrileghi finalizzati all’odio per la religione’. Così è stato riportato sul sito di ‘Radio Maria’ in un recente articolo.

La ‘cristianofobia’ è un termine che indica l’odio nei confronti della fede cristiana che, come riportato in un articolo di qualche anno fa di ‘Corrispondenza Romana’, si manifesta in due modi differenti tra Occidente e Oriente.

In Oriente si tenta di estirpare il cristianesimo con la violenza. In Occidente si tratta di una persecuzione culturale, psicologica e morale in forme di governo, in teoria, democratiche e, pertanto, garanti dei diritti fondamentali dell’uomo.

L’art. 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e l’art. 19 della Costituzione italiana ricordano che c’è un diritto alla libertà di religione. San Giovanni Paolo II affermava: ‘Oggi vorrei abbracciare con il pensiero e con il cuore della Chiesa tutti coloro che subiscono persecuzioni nella nostra epoca (…). Esse prendono diverse forme di discriminazione dei credenti, e di tutta la comunità della Chiesa. Queste forme  di discriminazione sono talvolta applicate nel momento stesso  in cui viene riconosciuto il Diritto alla libertà religiosa, alla libertà di coscienza, e questo sia nella legislazione dei diversi Stati che nei documenti di carattere internazionale’.

La fede cristiana è una fede che non s’impone ma che rispetta il libero arbitrio dell’uomo, ossia ognuno è libero di credere o di non credere, poiché Dio vuole essere amato con la libertà del cuore e non per imposizione; questo principio dovrebbe essere sufficiente a scongiurare quella ‘cristianofobia’ tanto diffusa.

Nelle Beatitudini Gesù esorta i credenti con queste parole:‘(…) Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno goni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli’ . In un’altra occasione Gesù rincuora: ‘ Abbiate coraggio: Io ho vinto il mondo!’ (Vangelo di Giovanni 16, 25-33).

La questione ‘cristianofobia’ è allarmante, nessun uomo può essere privato o limitato dei propri diritti, a tal punto che la consigliera leghista della Regione Lazio, Laura Corrotti, ha protocollato una proposta di legge regionale per l’istituzione di un Osservatorio di cristianofobia.

Concludendo, ci si può chiedere: si sta assistendo a una regressione dei diritti fondamentali dell’uomo nelle società democratiche contemporanee?

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