Il magma massmediatico sollevato sulle unioni gay e le parole del Papa

Di Diego Torre

Nel magma massmediatico è emerso virulento il documentario del regista Evgeny Afineevsky durante il quale Papa Francesco auspicherebbe il riconoscimento giuridico dei legami omosessuali (come già avvenuto in Italia).

Poco interessa la veridicità della dichiarazione o la tecnica con cui essa è stata costruita. Su questo farà certamente chiarezza qualche fonte vaticana.

Ci interessa però ribadire che, tra la frase di un dubbio documentario e l’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco, la seconda è più attendibile:

Nel corso del dibattito sulla dignità e la missione della famiglia, i Padri sinodali hanno osservato che «circa i progetti di equiparazione al matrimonio delle unioni tra persone omosessuali, non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia»; ed è inaccettabile «che le Chiese locali subiscano delle pressioni in questa materia e che gli organismi internazionali condizionino gli aiuti finanziari ai Paesi poveri all’introduzione di leggi che istituiscano il “matrimonio” fra persone dello stesso sesso».”

NON FACCIAMOCI PRENDERE DALLA CONFUSIONE MASSMEDIATICA! 

La Chiesa non è un partito che cambia i programmi inseguendo gli umori  dell’elettorato. La Chiesa è madre e maestra ed ha il compito di diffondere la Verità (quella che Gesù affermò di essere) su Dio, ma anche sulla natura umana. “Cristo, che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l’uomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione.” (Gaudium et spes 22). 

E in materia di unioni civili nel giorno in cui la Chiesa ricorda i Santi Carlo Lwanga e Compagni, Martiri per avere rifiutato le proposte omosessuali del loro re, così si è espressa:

“La Chiesa insegna che il rispetto verso le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’approvazione del comportamento omosessuale oppure al riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Il bene comune esige che le leggi riconoscano, favoriscano e proteggano l’unione matrimoniale come base della famiglia, cellula primaria della società. Riconoscere legalmente le unioni omosessuali oppure equipararle al matrimonio, significherebbe non soltanto approvare un comportamento deviante, con la conseguenza di renderlo un modello nella società attuale, ma anche offuscare valori fondamentali che appartengono al patrimonio comune dell’umanità. La Chiesa non può non difendere tali valori, per il bene degli uomini e di tutta la società.

Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, nell’Udienza concessa il 28 marzo 2003 al sottoscritto Cardinale Prefetto, ha approvato le presenti Considerazioni, decise nella Sessione Ordinaria di questa Congregazione, e ne ha ordinato la pubblicazione. Roma, dalla sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 3 giugno 2003, Memoria dei Santi Carlo Lwanga e Compagni, Martiri.

  Joseph Card. Ratzinger Prefetto

 Angelo Amato, S.D.B. Arcivescovo titolare di Sila Segretario

 

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Bravi a difendere l’uomo della confusione! Vi fate suoi alleati!!!
Contenti voi…..
Bruno PD

Legga più attentamente,
1) Il documentario ha subito rimaneggiamenti
2) sono personalmente in attesa di una smentita di fonte vaticana
3) fra Amoris Laetitia (Francesco) e le considerazioni della cdf (Giovanni Paolo II e card. Ratzinger) ci sono 3 papi sulla stessa posizione che è quella dalla chiesa di sempre.
Ciò è chiaro e si evince dalle citazioni. Se altri seminano confusione …..

…credo che come cristiani cattolici, dovremmo essere tutti uniti, in attesa di una “smentita dalla fonte vaticana..”
La Verità è sempre stata Una, non può cambiare per mani d’uomo.
“I cieli e la terra passeranno; ma le mie parole non passeranno..”
“Maria” intercede per noi.