La maggior parte degli insegnanti di religione cattolica si considera di centro-sinistra

Di Angelica La Rosa

La maggior parte degli insegnanti di religione cattolica in Spagna si considera di sinistra o di centro sinistra.

In particolare il 32,2 per cento degli insegnanti si schiera politicamente con il centro-sinistra, il 14,6% si identifica esclusivamente con la sinistra, solo l’1,1 si schiera con la destra.

La Fondazione SM ha pubblicato un nuovo studio sulla religione a scuola che ha coinvolto 18.800 protagonisti: insegnanti, studenti e famiglie, nonché ex studenti e futuri insegnanti di religione.

Tra i vari dati, naturalmente, quello che colpisce è appunto quello sulla posizione politica della maggioranza del corpo docente.

Otto studenti di religione su 10 affermano che gli argomenti di religione li aiutano a essere persone più tolleranti e migliori. Allo stesso modo, la metà degli studenti delle scuole pubbliche intervistate (49%) ha affermato che ci sono studenti di altre religioni nelle loro classi, contribuendo così alla “formazione etica e alla cittadinanza globale”, come sostiene la maggioranza degli insegnanti di religione (84%).

Gli studenti di religione intervistati si sentono socialmente coinvolti poiché l’85% è molto preoccupato per la giustizia e la solidarietà, mentre il 75% è interessato all’ecologia e alla protezione della natura.

Una delle conclusioni interessanti dello studio è la valutazione positiva che fanno gli studenti dei loro insegnanti di Religione: per metà degli studenti i docenti di religione sono i migliori della classe.

Più dell’80% degli insegnati di religione ritiene che la propria materia aiuti a comprendere altre culture, contribuisca a costruire la diversità sociale e religiosa e promuova l’autonomia personale e la responsabilità sociale. Questo apprezzamento è condiviso da 7 futuri insegnanti di religione su 10, che ritengono che la caratteristica principale di questa materia sia la sua natura educativa.

Per quanto riguarda il riconoscimento sociale del proprio lavoro, solo il 9% degli insegnanti di religione si considera apprezzato dalla società, mentre il 51% non si sente valorizzato dalla stessa Chiesa.

Una delle novità dello studio 2020 sulla religione a scuola in Spagna, rispetto a quella realizzata nel 2010, è stata l’indagine degli ex studenti di Religione che conservano piacevoli ricordi dei loro insegnanti di Religione (oltre il 90%) e l’80% riconosce l’influenza positiva che hanno avuto sulla loro vita personale.

Anche le famiglie danno un grande voto alla religione a scuola. Per tre famiglie su quattro la materia Religione è necessaria per l’educazione dei figli: “é buona per i valori che insegna e perché aumenta la cultura generale”. Il 73% delle famiglie intervistate mostra soddisfazione generale per le classi di religione.

La stragrande maggioranza delle famiglie non crede agli stereotipi sull’insegnamento della religione. Più del 70% rifiuta apertamente l’immagine dell’indottrinamento e non la vede come un privilegio della Chiesa. Per quanto riguarda il profilo religioso di queste famiglie, i risultati rivelano che l’85% dei padri e il 73% delle madri si dichiarano cattolici. Tuttavia la loro pratica religiosa è scarsa (35%) o non abituale (13%).

I dati ottenuti rivelano una generale soddisfazione in ciascuno dei gruppi protagonisti dell’insegnamento della religione: insegnanti, studenti e famiglie. La risposta delle attuali generazioni che hanno studiato Religione nelle loro fasi scolastiche è molto rilevante, conservano una buona memoria della materia Religione, riconoscono che ha influenzato positivamente la loro vita personale e professionale, la riprenderebbero e la sceglierebbero per i loro figli.

 

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