Negli Stati Uniti non c’è vera religiosità ma molte parodie della fede…

Di Martino Mora

I sociologi sostengono che gli Stati Uniti d’America siano più “religiosi” rispetto all’Europa occidentale e all’estremo Oriente (Cina, Giappone, Corea, Vietnam, ecc.).

Da un punto di vista superficiale e quantitativo hanno ragione, infatti il numero di americani che si definiscono “religiosi” è nettamente più alto di quello dei francesi, olandesi o svedesi che tali si definiscono.

Il grosso problema è però quando entriamo nel merito è ci interroghiamo su questa “religiosità”, visto che tutto in America, compreso il satanismo, la stregoneria e Scientology si definisce (ed è definito dallo Stato!) come “chiesa” e “religiosità”. E del resto i massoni (che in America sono centinaia di migliaia) non si sono sempre definiti a loro modo “religiosi”? Solo in Francia la massoneria è apertamente atea.

Basterebbe un minimo di analisi accurata per comprendere che questo caos religioso in realtà è molto spesso una forma parodica di religiosità, se non addirittura, come nei casi che ho nominato (Wicca, Chiesa di Satana, spiritismo, teosofismo, Scientology, ecc,), ma anche della massoneria occultista, una religiosità “capovolta”.

Del resto quando il materialismo chiude l’apertura alla trascendenza, resta aperta solo la porta verso le forze sotterranee.

E quindi tra la mancanza di religione ed il Caos (in senso metafisico e morale) di una religiosità parodica, scimmiesca, addirittura capovolta, mi tengo ancora il male minore.

L’Anticristo non sarà un ateo.

 

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