Adesso anche l’albero di Natale diventa “fascista e caduco”…

Di Andrea Rossi

Al musicista Girolamo Frescobaldi sono intitolati, a Ferrara, il conservatorio e un circolo di amici della musica, associato all’Arci.

Chissà cosa penserebbe questo maestro del clavicembalo che visse a cavallo del del ‘500 e del ‘600 del fatto che il suo nome è stato associato a quello di una inconsulta serie di insulti, se non di vere e proprie bestemmie, e dirette (come troppo spesso accade) al sindaco leghista Alan Fabbri.

Già, perché Laura Trapani, la presidente del circolo “Frescobaldi” e insegnante di musica nelle scuole del capoluogo estense, ha esternato via social il suo pensiero riguardo all’albero di Natale eretto davanti al duomo (abete definito “fascista e caduco” oltre che in altri modi non riferibili) e in un crescendo tutt’altro che rossiniano, è riuscita a insultare la giunta (“vergognosi e maledetti mangiapane a tradimento, non andate a Messa la notte di Natale perché il Signore vi brucia, vigliacchi” anche qui sono omessi alcuni concetti blasfemi) concludendo con un pensiero dedicato al sindaco, definito “campagnolo e raccogli pere”, come se essere cresciuto in una famiglia nota per i propri prodotti agricoli sia in qualche modo motivo di vergogna o di biasimo.

Che Ferrara sia diventata oggetto delle peggiori campagne propagandistiche della sinistra emiliana, è comprensibile, visto il consenso del sindaco e dei suoi collaboratori; fa però riflettere che una insegnante, musicista, e responsabile di un circolo dedicato agli “amici della musica” possa scrivere concetti così densi di odio ideologico e religioso.

Viene da chiedersi con che coraggio il presidente Arci regionale, Massimo Maisto, a lungo vicesindaco a Ferrara, ancora di recente richiedeva a gran voce per i circoli Arci “i giusti riconoscimenti, ristori e sostegni, perché cultura e socialità non sono tempo libero”: qui siamo in presenza di quale cultura? E di quale socialità?

 

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