La casa resta per molti italiani una meta difficile da raggiungere e da mantenere

L’EDILIZIA PUBBLICA RAPPRESENTA IL 4% DEL PATRIMONIO ABITATIVO NAZIONALE E RISPONDE SOLO A UN QUINTO DEL MERCATO DELL’AFFITTO, UNA DELLE QUOTE PIÙ BASSE D’EUROPA

Di Angelica La Rosa

“La casa resta per molti europei una meta difficile da raggiungere e da mantenere”, ha spiegato recentemente Paolo Beccegato, vicedirettore di Caritas Italiana.

In Europa ben 700 mila persone sono senza una dimora, senza quel “bene comune”, come l’ho ha chiamato Papa Francesco, che è rappresentato da una abitazione, da una casa. E il fenomeno è aumentato del 70% in dieci anni.

Secondo l’ultimo Dossier-Dati-Testimonianze (DDT) della Caritas, oltre 23 milioni di famiglie, circa il 10,4% della popolazione totale dell’Unione europea, spende più del 40% del reddito per mantenere la propria abitazione e quasi 9 milioni di famiglie vivono in alloggi inadeguati.

In Italia oltre 1,8 milioni di famiglie sono in condizioni di povertà assoluta e chi vive in affitto ha una situazione ancora più critica. Sono circa 850 mila le famiglie povere in locazione, quasi la metà nel Mezzogiorno.

I senza dimora sono 51 mila e la loro condizione è stata aggravata dall’arrivo della pandemia.

Secondo il Dossier della Caritas, l’edilizia pubblica rappresenta il 4 per cento del patrimonio abitativo nazionale e risponde quindi a un quinto del mercato dell’affitto, una delle quote più basse d’Europa.

Inoltre, la morosità è passata da percentuali irrisorie dei primi anni Ottanta all’attuale 90% delle ragioni delle sentenze di sfratto emesse.

Quattro milioni di giovani tra i 25 e i 39 anni risiedono ancora nelle famiglie di origine per non poter permettersi una casa. E tra i 4 milioni di lavoratori stranieri che vivono in affitto, l’80% vive in coabitazione e in condizioni di sovraffollamento”.

Ascolta l’intervista a Paolo Beccegato QUI.

 

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