Shemà. Commento al Vangelo del 14 dicembre della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà (in ebraico “Ascolta”), un commento al Vangelo del Giorno di Giuliva Di Berardino.

Anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “Shemà”. Ascoltiamolo!

 

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IL COMMENTO TESTUALE

IL VANGELO DEL GIORNO: Mt 21,23-27

lunedì 14 dicembre 2020

SAN GIOVANNI DELLA CROCE, PRESBITERO E DOTTORE DELLA CHIESA 

Il vangelo di oggi mostra uno dei limiti più forti che abbiamo di fronte a Do e che percepiamo come problema: il controllo. In questo tempo di pandemia ci stiamo quasi abituando a lasciare il controllo delle nostre vite, a non poter più gestire il tempo, per esempio, come vorremmo, ma la questione che il Vangelo ci pone oggi riguarda il nostro stato interiore: quanto ci dà fastidio non avere il controllo dei nostri affari, delle nostre relazioni? Certamente non è una situazione gradevole, e non deve esserlo! Ma il Vangelo ci insegna a vivere anche questa situazione di mancanza di controllo non come una minaccia per cnoi credenti, ma come un’opportunità per accogliere meglio il Signore che viene, anche in questo tempo e in questo limite che siamo costretti a vivere. “Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?”, chiedono le autorità religiose a Gesù in questo testo del Vangelo della liturgia di oggi. Una domanda che ci mostra come questi uomini religiosi siano abituati a gestire le realtà del tempio, della casa di Dio. Gesù non si lascia controllare da loro, non risponde alla domanda, ma pone la questione del battesimo di Giovanni, un atto rituale penitenziale che aveva come scopo la purificazione dai peccati di tutto il popolo, quindi la conversione. La questione del controllo ha a che fare con la purificazione, con la conversione, perché il controllo, se ci pensiamo bene, è un esercizio di potere. Ecco perché i sacerdoti e gli anziani si tirano fuori dalla questione del battesimo di Giovanni: a loro interessava avere il potere sulla gente, ma Gesù mostra che la popolarità di Giovanni non è questione di controllo, ma di docilità, di accoglienza dello Spirito di Dio, di disposizione alla purificazione e di ricerca continua di conversione. Papa Francesco nell’omelia a Santa Marta del 10 ottobre del 2018 ci ha avvertiti con queste parole: “State attenti voi davanti ai rigidi. State attenti davanti ai cristiani – siano laici, preti, vescovi – che si presentano così “perfetti”, rigidi. State attenti. Non c’è lo Spirito di Dio lì. Manca lo spirito della libertà. E stiamo attenti con noi stessi, perché questo ci deve portare a pensare nella nostra vita. Io cerco di guardare le apparenze soltanto? E non cambio il mio cuore? Non apro il mio cuore alla preghiera, alla libertà della preghiera, alla libertà dell’elemosina, alla libertà delle opere di misericordia?“. Ecco cosa possiamo chiedere allora al Singore oggi: di farci vivere distaccati dal controllo delle nostre cose, del nostro tempo, delle nostre corse che ci fanno arrivare a Natale tesi, rigidi, incapaci di accogliere l’essenziale. Preghiamo insieme con una preghiera che ha composto il santo dottore della Chiesa che oggi ricordiamo San Giovanni della croce: ” Prendimi, Signore, nella divina ricchezza del tuo silenzio, pienezza capace di colmare tutto nel mio animo. Fa’ tacere in me quel che non sei Tu, quel che non è la tua presenza. Imponi anche il silenzio alla mia preghiera, perché essa sia slancio verso Te.” Amen. Buona giornata! 

Mt 21,23-27

 In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

IL COMMENTO IN VIDEOhttps://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

 

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