Nell’attesa della sua venuta analizziamo i segni

GESÙ VERRÀ A SEPARARE QUELLI CHE SONO IN GRAZIA DI DIO (VIVI) E QUELLI CHE SI SONO DATI AL PECCATO E A SATANA (MORTI)

Di Padre Giuseppe Tagliareni

Tutti i profeti da Isaia a Malachìa, sebbene con accenti diversi, parlano del “Giorno del Signore”, il giorno in cui il Signore farà giustizia sulla terra, instaurerà il suo Regno e creerà Cieli e Terra nuova. Anche il nuovo Testamento lo annunzia, da Giovanni Battista a San Pietro, da San Paolo a San Giovanni nell’Apocalisse.

La Chiesa proclama nel “Credo” che Egli “verrà a giudicare i vivi e i morti”, cioè a separare quelli che sono in grazia di Dio (vivi) e quelli che si sono dati al peccato e a Satana (morti): i primi saranno presi dagli Angeli di Dio e posti in salvo; i secondi saranno preda degli avvoltoi, i demoni, per sempre (cfr. Mt 24,28 e Lc 17,34-37).

Quali sono i segni della sua venuta? Anche se non sappiamo il giorno e l’ora, abbiamo delle indicazioni precise che preannunziano come prossimo quel Giorno, che sarà però sempre improvviso, come il diluvio ai tempi di Noè e la fine di Sodoma ai tempi di Lot. Eccoli:

-la generale perdita della fede (apostasia) dei cristiani. “Quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà la fede sulla terra?” (Lc 18,8). Oggi l’intera Europa sta perdendo la fede;

“per il dilagare dell’iniquità, la carità dei più si raffredderà” (Mt 24,12): col crescere della malizia e l’abbondare dei peccati, l’amore sparirà persino nella famiglia e nella società;

“sorgeranno falsi cristi e falsi profeti” (Mt 24,24), che diranno “Sono io” e faranno prodigi e portenti da sedurre persino gli eletti, se fosse possibile; oggi abbondano i falsi carismatici;

“rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2 Tim 4,4), ci si circonderà di falsi maestri (2 Pt 2,1), che introdurranno eresie perniciose e diranno le cose che piacciono;

-ci saranno in continuazione guerre, terremoti e maremoti, pestilenze e carestie, ogni genere di cataclismi (cfr. Mt 24,7), insieme a persecuzione degli eletti fino al martirio (Mt 24,9);

-sarà sospeso “il sacrificio quotidiano” (Dan 9,27 ), la Santa Messa, e vi sarà l’abominio della desolazione nel tempio stesso di Dio, per un arco di tre anni e mezzo;

-ci saranno segni grandi nel cielo e tre giorni di buio sulla terra. Quando si dirà “pace e sicurezza” (1 Tes 5,3), si abbatterà la sventura sugli abitanti della terra e nessuno scamperà;

“vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall’inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà” (Mt 24,21). E sarà il tempo del trionfo dell’Anticristo;

-infine, al suono della “grande tromba” (Mt 24,31), i giusti saranno prelevati e posti in salvo, mentre i reprobi saranno dati in preda ai demoni; la terra sarà purificata e fatta nuova.

-Scenderà dal cielo la città santa, la Gerusalemme del Cielo, abitazione degli eletti e sede dell’Agnello. E Dio sarà con loro e asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e farà nuove tutte le cose (cfr. Ap 21,2-5): “Cieli e Terra nuova, dove abiterà per sempre la giustizia” (2 Pt 3,13).

Come prepararsi a questi grandi avvenimenti?

-con la perseveranza nella fede viva in Gesù risorto Signore della storia e l’attesa vigilante della sua seconda venuta nella gloria, come le vergini sagge della parabola (Mt 25,1-13); “Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime” (Lc 21,19);

-col lavoro umile e fedele nel posto e compito che ci è assegnato, anche se tutto attorno a noi crolla (famiglia, società, parrocchia, scuole, tribunali, parlamento, verità nei mass-media, etc.); “Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così”  (Mt 24,46);

-con la testimonianza fino al martirio, se necessario, a riguardo di Gesù e della fede cattolica. Questa è una grande grazia concessa a chi è fedele all’Agnello di Dio (cfr. Ap 12,11). Per amor suo bisogna saper disprezzare la propria vita fino a morire per lui.

Maria Santissima prepara il grande Giorno del Signore, quando anche il suo Cuore Immacolato trionferà, secondo la promessa fatta a Fatima nelle apparizioni ai tre veggenti nel 1917 e più volte profetizzato nelle successive apparizioni in diverse parti del mondo, soprattutto a Medjugorje, dal 1981 fino ad oggi. Lei va preparando il mondo alla seconda venuta di Cristo nella gloria. Il compimento dei 10 segreti sarà un altro grande segno dell’imminenza di quel giorno.

Il luogo migliore per prepararsi alla seconda venuta di Cristo è quello dove si può restare in adorazione a Gesù nel sacramento dellEucaristia. Questo è il luogo della sua massima presenza, anche se velata dal bianco dell’Ostia e circondata da totale silenzio. Contemplando e adorando il mistero della divina presenza di Dio-con-noi, si è irradiati da una luce soprannaturale che si farà sempre più intensa, fino a quando Cristo apparirà glorioso sulle nubi del Cielo. E sarà con luce di bellezza e splendore per gli eletti; con terribili bagliori per i maledetti.

Se la prima venuta di Cristo fu nell’umiltà e si concluse con la morte di croce sul Calvario, la seconda venuta (Parusia) sarà nella gloria: Egli verrà con i suoi Angeli e Santi a fare giustizia sulla terra bagnata dal suo Sangue e a instaurare il suo Regno eterno, che durerà fino alla fine del mondo, quando vi sarà l’ultima battaglia con le forze del male (cfr. Ap 20,7-10) e si prolungherà nel Cielo, quando Egli, sottomessa ogni cosa e anche la morte, farà risorgere i corpi e consegnerà il Regno al Padre (cfr. 1 Cor 15,20-28).

La caparra della risurrezione è l’Eucaristia, come la caparra della gloria è la croce: bisogna che il fedele discepolo del Signore sappia accettare e l’una e l’altra cosa, perseverando nella fedeltà fino alla morte.

Le potenze degli Inferi e dell’Anticristo cedono davanti al segno della croce e non possono annullare il potere dell’Eucaristia nel dare la vita all’uomo. Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria preannunziato a Fatima (1917) introdurrà quello di Gesù Eucaristia nel mondo. Da qui la sorgente della vita nuova che zampilla per la vita eterna.

 

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