Come Stefano, chi ama Gesù è odiato dal mondo

 

Di Padre Giuseppe Tagliareni

S. Stefano primo martire. La Chiesa conobbe subito la persecuzione. Il Sinedrio degli ebrei, Erode e i Romani furono coalizzati per far spegnere sul nascere la fede in Cristo.

Gli apostoli furono più volte imprigionati e rilasciati. La prima vittima fu Stefano, un discepolo ordinato diacono.

“Pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo” (At 6,9), parlava di Gesù con ebrei e proseliti, i quali “non riuscivano a resistere alla sapienza con cui egli parlava” (v. 10). Allora lo accusarono di voler sovvertire le istituzioni di Mosè e lo portarono davanti al Sinedrio. Egli vide i cieli aperti e il Signore Gesù seduto sul trono della sua gloria. La cosa fu ritenuta una bestemmia e come tale punita con la morte.

Trascinato fuori città, fu ucciso a colpi di pietra, mentre egli raccomandava la sua anima a Gesù e perdonava i suoi uccisori, così come aveva fatto Gesù stesso in croce. Saulo custodiva i mantelli di coloro che lapidavano Stefano e li approvava. Più tardi si convertirà: il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani!

“Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani… Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato” (Mt 10,17-18.22).

Chi ama Gesù, è odiato dal mondo.

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