L’allarme: “le scuole non sono in sicurezza, stanno diventando centri di contagio”

NONOSTANTE LE RASSICURAZIONI DELLA MINISTRA, SI STANNO DIFFONDENDO VERI E PROPRI FOCOLAI DI CONTAGIO ANCHE NELLA SCUOLA PRIMARIA E A FARNE LE SPESE È PRIMA DI TUTTI IL PERSONALE SCOLASTICO, MA NESSUNO DEVE SAPERLO

Di Angela Loritto 

Nessuno vuole dirlo, nessuno deve dirlo, nessuno ne parla perché la Ministra non vuole che si sappia, ma le scuole non sono e non sono mai state in sicurezza e stanno diventando centri di pericoloso contagio del coronavirus.

Con l’emergenza COVID si è giustificato tutto e anche di più, si sono giustificati i ritardi, le omissioni, le improvvisazioni ma poi sembrava che la Ministra avesse trovato la soluzione del secolo con “i costosi banchi con le rotelle”.

Invece di comprare veri dispositivi di controllo della temperatura all’ingresso delle scuole si è voluto comprare inutili banchi e inefficaci mascherine.

La Ministra che non accetta né consigli né tanto meno critiche, su suggerimento dei suoi numerosi e incapaci esperti, ha rassicurato il personale della scuola e le famiglie che le scuole potevano aprire in tutta sicurezza e che in particolare per la primaria non c’era nessun pericolo: ”I bambini difficilmente si ammalano di coronavirus”.

Forse questo è vero ma è altrettanto vero che i bambini sono veicoli di contagio da casa a scuola e da scuola a casa.

Ed ecco che, nonostante le rassicurazioni della Ministra, si stanno diffondendo veri e propri focolai di contagio anche nella scuola primaria e a farne le spese è prima di tutti il personale scolastico, ma nessuno deve saperlo, nessuno può saperlo perché non vengono resi noti i dati delle assenze per coronavirus, perché si potrebbe scoprire che l’apertura delle scuole è stata gestita con la solita malaugurata irresponsabile incapacità.

Alla fine la scuola, il personale scolastico, gli studenti, le famiglie si ritrovano con gli stessi problemi di sempre e per giunta devono affrontare l’emergenza Covid ma l’importante è che tutti dicano: “Tout va très bien Madame la Marquise“, pardon, “Madame la Ministre“.

 

* Segretario Generale Confsal Anaps

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