Padre Bamonte sui veri esorcisti: “sono tali solo i sacerdoti autorizzati per iscritto dai Vescovi”

Padre Bamonte sui veri esorcisti: “sono tali solo i sacerdoti autorizzati per iscritto dai Vescovi”

PRIMA PARTE DI UN’APPROFONDITA INTERVISTA A PADRE FRANCESCO BAMONTE, PRESIDENTE DELL’AIE, ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DEGLI ESORCISTI

A cura di Enzo Vitale

“Gli esorcisti devono avere un’intensa vita di preghiera, buona conoscenza della teologia, prudenza e integrità di vita”. A ricordare i criteri che i vescovi devono seguire per la scelta degli esorcisti è Padre Francesco Bamonte, religioso dei Servi del Cuore Immacolato di Maria e presidente dell’Associazione internazionale esorcisti (AIE), che Informazione Cattolica ha intervistato.

Come nasce L’Associazione Internazionale degli Esorcisti (AIE)?

Don Gabriele Amorth – religioso della «Società San Paolo», membro della Pontificia Accademia Mariana Internazionale ed esorcista nella diocesi di Roma dal giugno 1986 – iniziò questo ministero affiancandosi a Padre Candido Amantini, esorcista del santuario della basilica della Scala Santa, in Roma e di cui attualmente è in corso la causa di beatificazione. Don Gabriele, qualche anno dopo la sua nomina ad esorcista, tra il 1989 e il 1990, maturò il proposito di organizzare incontri periodici fra esorcisti. Ne parlò con padre Candido che lo incoraggiò a procedere. Gli incontri dovevano servire agli esorcisti: per non sentirsi isolati nella Chiesa; per favorire i contatti e l’unità tra di essi; per condividere le proprie esperienze; per riflettere insieme sul ministero loro conferito;  per promuovere la loro prima formazione di base e la successiva formazione permanente; per scambiarsi un reciproco aiuto ed essere così in grado di intervenire, in maniera sempre più valida ed efficace, in soccorso di coloro che hanno effettivamente bisogno dell’esorcismo; per prevenire iniziative che concorressero ad impedire la deriva del popolo di Dio verso le varie forme di occultismo. In un primo momento don Gabriele Amorth convocò solo sacerdoti italiani e svolse con essi un Convegno nel settembre del 1991 e un secondo nel settembre del 1993. Incoraggiato dai sacerdoti francesi padre Rene Chenessau, esorcista della diocesi di Pointoise e il mariologo padre René Laurentin, don Gabriele accolse la proposta che quegli incontri fossero aperti anche ai sacerdoti esorcisti di tutto il mondo e così dal 27 giugno al 1° luglio 1994, i due sacerdoti francesi, in collaborazione con don Gabriele, organizzarono ad Ariccia, in provincia di Roma, nella Casa Divin Maestro, sul lago di Albano, di fronte alla casa pontifica di Castel Gandolfo, il primo Convegno internazionale di sacerdoti esorcisti. Alla fine di quel Convegno di Ariccia, fu ufficialmente fondata l’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE) e si decise di dare continuità, all’incontro internazionale, convocandolo ogni due anni, lasciando liberi gli anni dispari, durante i quali si sarebbe svolto il Convegno degli esorcisti italiani, che don Gabriele Amorth aveva già avviato -come già ho accennato- tre anni prima nel 1991. Occorreva, però, eleggere un presidente. Padre René Laurentin chiese all’assemblea che fosse eletto don Gabriele Amorth. I presenti lo votarono all’unanimità ed egli accettò l’incarico. Nel corso di quel Convegno, emerse anche la necessità di redigere uno Statuto. Don Gabriele Amorth si preoccupò di redigere una prima bozza di Statuto ad interim dell’AIE. Negli anni della sua presidenza, don Gabriele profuse un notevole impegno non solo nell’organizzazione dei Convegni, ma anche nella stesura trimestrale di una Lettera Circolare che viene inviata anche attualmente a tutti i Soci, nella quale sono riportati articoli su temi riguardanti il ministero degli esorcismi, avvisi, informazioni e interventi vari dei sacerdoti esorcisti.

Quanti membri fanno parte dell’Associazione?

Dagli 81 membri dell’anno in cui fondata, nel 1994, l’Associazione Internazionale Esorcisti, oggi conta circa 800 membri.

È presente in tutto il mondo?

Attualmente l’Associazione è presente in Europa, nelle Americhe, in Asia e si stanno cominciando a muovere i primi passi anche in Africa.

Qual è lo scopo del Vademecum «Linee Guida per il ministero dell’esorcismo», recentemente dato alle stampe?

Lo scopo principale del volume «Linee Guida per il ministero dell’esorcismo», è quello di offrire ai sacerdoti dell’Associazione Internazionale Esorcisti un manuale di dottrina e di prassi esorcistica alla luce del Rituale degli esorcismi della Chiesa Cattolica. Riteniamo, inoltre, che le Linee Guida, essendo state sottoposte al Dicastero della Congregazione per il Clero, che ha provveduto a esaminarle, avvalendosi  dell’apporto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla base delle rispettive competenze, potranno contribuire alla formazione iniziale dei candidati al ministero di esorcista tutte le volte che i loro Ordinari (Vescovi) riterranno utile servirsi della nostra Associazione per assicurare loro principi ben fondati e indirizzi sicuri di comportamento nell’attuazione di questo delicato e difficile servizio ecclesiale.

Perché era necessario pubblicare delle Linee Guida per il ministero dell’esorcismo?

Più che di necessità, parlerei di utilità. Dopo la pubblicazione riservata ai soci dell’A.I.E., molti sacerdoti e anche alcuni Vescovi hanno auspicato che le Linee Guida fossero messe in commercio per il bene che detta opera potrebbe fare presso il popolo di Dio, sia per offrire un testo utile a chiarire parecchi punti oscuri e confusi che accompagnano il delicato ministero esorcistico, sia per contare su un buon strumento catechetico e pastorale che faccia da contrappeso alle tante pubblicazioni che enfatizzano gli aspetti sensazionalistici dell’agire diabolico. Lo abbiamo fatto presente alla Congregazione per il Clero e, successivamente, il Cardinale Vicario, sua Eminenza Angelo De Donatis, il quale aveva già concesso l’imprimatur alle Linee Guida, ha autorizzato la loro distribuzione attraverso i normali canali commerciali.

Chi può essere un esorcista e qual è esattamente il suo ruolo?

Secondo la legislazione vigente della Chiesa l’esorcista può essere solo un sacerdote che abbia ricevuto dal Vescovo del territorio in cui deve esercitare il suo ministero un’autorizzazione scritta. Nella scelta dei sacerdoti che dovranno svolgere questo ministero, i Vescovi devono individuare quelli che fra di loro abbiano specifiche qualità che sono: intensa vita di preghiera, buona conoscenza della teologia, prudenza, integrità di vita. Questi sacerdoti poi dovranno ricevere, come chiede il Rituale degli esorcismi della Chiesa Cattolica al n. 13 delle Premesse, una preparazione specifica che li renda idonei a questo delicato ministero. Il ruolo o il compito del sacerdote esorcista è quello di discernere autorevolmente se le persone che si rivolgono a lui sono veramente vittime o no di un’azione straordinaria del maligno e, nel caso lo fossero e ne facessero richiesta, accompagnarle in un cammino di liberazione, che richiede non solo impartire loro delle benedizioni esorcistiche, ma anche aiutarle ad ottenere le necessarie disposizioni interiori che favoriscano il loro cammino verso la liberazione.

NEI PROSSIMI GIORNI SARANNO PUBBLICATE LE ALTRE PARTI DELL’INTERVISTA A PADRE BAMONTE.

 

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