Il Presidente degli esorcisti: “in materia di esorcismo i media non cercano la verità”
QUINTA PARTE DI UN’APPROFONDITA INTERVISTA A PADRE FRANCESCO BAMONTE, PRESIDENTE DELL’AIE, ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DEGLI ESORCISTI
(Leggi qui la prima parte, la seconda parte, la terza parte e la quarta parte)
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A cura di Enzo Vitale
“Il ministero dell’esorcista rifugge, per sé, dalle luci della ribalta e richiede, per essere svolto in modo adeguato, di molto silenzio e di tanta discrezione da parte di tutti coloro che ne sono in qualche modo coinvolti”. A dirlo è Padre Francesco Bamonte, religioso dei Servi del Cuore Immacolato di Maria e presidente dell’Associazione internazionale esorcisti (AIE), che Informazione Cattolica ha intervistato.
Il Papa parla spesso del Demonio, immagino sia un conforto per chi svolge il vostro servizio.
Certamente lo è e ne siamo grati.
Quanti sono più o meno i casi all’anno in cui effettivamente è necessario l’esorcismo?
Impossibile dare una risposta. Sarebbe come chiedere a un medico quanti sono in un anno i casi di pazienti con tumore che non a lui solo, bensì a tutti i medici che lavorano in tutti i continenti capitano. Fino ad ora non abbiamo mai fatto questa raccolta di dati né a livello nazionale né internazionale.
Nelle Linee Guida è sottolineato che è stata fatta solo per i soci e non per il pubblico, ma Lei ha spiegato che è stata approvata l’idea di renderlo pubblico. Può confermare questo, che la guida, sia in Italiano che in Inglese, sarà disponibile a tutti tramite le case editrici?
Dopo la pubblicazione riservata ai soci dell’Associazione Internazionale Esorcisti, molti sacerdoti e anche alcuni Vescovi hanno auspicato che le Linee Guida fossero messe in commercio per il bene che detta opera potrebbe fare presso il popolo di Dio, sia per offrire un testo utile a chiarire parecchi punti oscuri e confusi che accompagnano il delicato ministero esorcistico, sia per contare su un buon strumento catechetico e pastorale che faccia da contrappeso alle tante pubblicazioni che enfatizzano gli aspetti sensazionalistici dell’agire diabolico. Lo abbiamo fatto presente alla Congregazione per il Clero e, successivamente, il Cardinale Vicario, sua Eminenza Angelo De Donatis, il quale aveva già concesso l’imprimatur alle Linee Guida, ha autorizzato la loro distribuzione attraverso i normali canali commerciali. Confermo che le Linee Guida in italiano sono già disponibili nelle librerie, mentre è in corso il lavoro di traduzione in inglese che dovrà essere sottoposto successivamente alla revisione della Congregazione per il Clero, per verificare che sia conforme al testo in italiano. Penso che sarà necessario almeno un anno prima di giungere alla pubblicazione in inglese.
La cosa che trovo molto interessante è che mantenendo questo importante ministero cosi ‘nascosto’, si è creata un’immagine non vera (sensazionalistica) tra la gente, rispetto a quello che è veramente l’esorcismo. Rendendo le Linee Guida pubbliche si darà il vero significato dell’esorcismo alla gente? Che altro dovrebbe fare la Chiesa per rendere il vero senso di questo sacramentale ai cattolici, al pubblico, ai media, ai preti e ai vescovi stessi?
Il ministero dell’esorcista rifugge, per sé, dalle luci della ribalta e richiede, per essere svolto in modo adeguato, di molto silenzio e di tanta discrezione da parte di tutti coloro che ne sono in qualche modo coinvolti. Questo non è un parere puramente personale, perché le norme della Chiesa lo dicono in modo molto chiaro. Se poi si è diffusa un’immagine non vera del ministero esorcistico nel grande pubblico, ciò è dovuto non alla discrezione con cui procedono i buoni esorcisti, ma alla mancanza di correttezza professionale di quei media che in materia di esorcismo non hanno cercato la verità, ma, parlando di ciò che non conoscevano, hanno fatto, per motivi ideologici o semplicemente economici, del sensazionalismo.
Le Linee Guida sono stata in parte una risposta al vostro ascolto alle domande, problemi, difficoltà dei ministri… quali erano i problemi e difficoltà più comuni e problematiche?
I problemi e le difficoltà più comuni si riducevano alla mancanza un orientamento comune nell’intendere i vari aspetti del nostro ministero con conseguenti effetti non sempre fruttuosi nell’esercizio di esso. Da qui, appunto, la necessità di approntare delle Linee Guida.