Oggi purtroppo, gli uomini aspirano ad essere come Dio, ma senza di lui e spesso contro di lui. Le tenebre eterne saranno il loro destino
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
II Domenica di Quaresima. Anno B.
La Trasfigurazione sul Tabor è una delle più grandi teofanie: si manifesta il Padre, che proclama Gesù suo figlio prediletto; il Figlio fattosi uomo è circonfuso di gloria e di vita immortale: dono che per grazia sarà dato a tutti i suoi seguaci.
Lo Spirito Santo si manifesta nella nube che avvolse i presenti al miracolo.
Accanto a Gesù apparvero Mosè ed Elia, simbolo della Legge e dei Profeti: essi si riferiscono a Cristo e gli danno testimonianza.
Egli è il centro della storia e l’esemplare massimo dell’uomo divinizzato.
Oggi purtroppo, gli uomini aspirano ad essere come Dio, ma senza di lui e spesso contro di lui. Le tenebre eterne saranno il loro destino.
Dio è luce; sul volto di Cristo si conosce la gloria di Dio che ci è promessa. Per salire alla gloria, occorre superare molte prove.
Abramo fu messo alla prova da Dio, che gli chiese il sacrificio del figlio prediletto, Isacco. Egli obbedì e per questo ricevette una grande benedizione che passò alla sua discendenza.
Dio mette sempre alla prova i suoi amici.
”Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui?”.
Quale grande grazia è poter offrire in ogni S. Messa il Sacrificio del Figlio che intercede per noi!
Cosa il Padre può mai negarci, se vede accolto e amato il suo Figlio prediletto? Qui è la salvezza!