I MALVAGI NON SOPPORTANO I RICHIAMI DI DIO
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Per mezzo di Geremia, Dio richiama la fedeltà all’alleanza, altrimenti minaccia la sventura del popolo infedele. “Ascoltate la mia voce ed eseguite quanto vi comando; allora voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio, e potrò mantenere il giuramento fatto ai vostri padri di dare loro una terra dove scorrono latte e miele” (Ger 11,4-5). Ma essi non ascoltarono, si chiusero nella caparbietà del loro cuore e continuarono ad offrire incenso a Baal. Anzi ordirono contro il profeta una congiura. “E io, come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che tramavano contro di me, e dicevano: “Abbattiamo l’albero nel suo pieno vigore, strappiamolo dalla terra dei viventi” (v.19).
I malvagi non possono sopportare i richiami di Dio e cercano in tutti i modi di sopprimere la voce dei profeti. Così fanno oggi con i veri veggenti. “Signore degli eserciti, giusto giudice, che provi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa” (v.20). Un giorno così faranno a Gesù; ma lui perdonerà.
La gente semplice cerca la verità e riconosce la santità. Da questi Gesù fu subito accolto. I capi invece, attaccati alle loro posizioni, temono di perdere potere e prestigio; allora cercano pretesti per non convertirsi. Le guardie mandate a catturarlo, rimangono incantate dalle sue parole e tornano a mani vuote dicendo: “Nessun uomo ha mai parlato come costui!”.