Pornografia e attrice hard in assemblea studentesca: il degrado della scuola avanza…

GANDOLFINI (FAMILY DAY): “INCONTRO SUL PORNO IN LICEO DI FIRENZE SENZA CONTRADDITORIO. BANALIZZATO FENOMENO CHE CREA DIPENDENZA E UMILIA LE RAGAZZE”

A cura di Angelica La Rosa

“Come Family Day siamo dispiaciuti e indignati per il fatto che al liceo Marco Polo di Firenze si è tenuta una assemblea degli studenti sul tema della pornografia, appiattita su una trattazione unilaterale con tanto di partecipazione dell’attrice a luci rosse, Sara Brown. Ci preoccupa la totale assenza delle istituzioni scolastiche. Di fronte alla proposta degli studenti, il Dirigente Scolastico avrebbe dovuto vagliare l’impostazione e garantire un confronto serio che non tralasciasse le numerose problematiche in termini di diritti umani, costi sociali e salute, legate al fenomeno. Il Ministero dell’Istruzione e i provveditorati regionali dovrebbero verificare quanto accaduto e garantire sempre un serio contraddittorio su tematiche eticamente sensibili come questa”.

Così ha affermato il neurochirurgo Massimo Gandolfini, leader del Family Day.

“Decine di ricerche medico-scientifiche hanno certificato che il porno crea dipendenza; modifica i percorsi neurali, tanto da richiedere una quantità di materiale hard sempre maggiore per provare piacere; alimenta lo sviluppo di una sessualità distorta e bulimica che umilia il corpo della donna e alimenta la tratta di giovani ragazze disperate nelle mani di produzioni senza scrupoli. Trattare la pornografia senza affrontare questi risvolti drammatici significa mentire ai ragazzi e fare da cattivi maestri in un momento storico dove la pervasività dei social alimenta preoccupanti fenomeni come il ‘sexting’ e il ‘revenge porn’ che possono rovinare la vita di ragazzi e ragazze”, ha spiegato il professor Gandolfini.

“Da psichiatra penso in primo luogo alla ampiamente documentata dipendenza da pornografia e all’effetto pesantissimo sulle personalità ancora in fase di strutturazione dei più giovani. Si è persa un’occasione per prendere sul serio una richiesta di approfondimento da parte degli studenti. Auspichiamo che il Dirigente Scolastico ponga rimedio, offrendo agli studenti la possibilità di un confronto più serio su una tematica tutt’altro che banale”, ha aggiunto il presidente del Family Day.

“Osserviamo tra l’altro il ripetersi di situazioni nelle quali vengono proposte nelle scuole iniziative per le quali rileviamo criticità. Tra queste il recente tour della senatrice Cirinnà, su temi che spaziano dall’aborto all’eutanasia, dall’omofobia alla maternità surrogata. Il tutto senza una adeguata informazione alle famiglie degli alunni e senza alcun confronto dialettico con altro relatore che possa legittimamente proporre una diversa visione degli argomenti trattati. Gli studenti hanno il diritto di approfondire anche gli argomenti più divisivi e problematici, ma va garantita sempre la pluralità dei punti di vista e una narrazione in linea con le normative italiane che condannano pratiche disumane come la prostituzione, lo sfruttamento del corpo della donna e l’utero in affitto”, ha concluso il dottor Gandolfini.

 

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