Anche oggi i “difensori” della Legge sono i primi a trasgredirla
I nemici di Dio non possono sopportare i veri profeti e tramano per toglierli di mezzo
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Il profeta Geremia aveva detto che Gerusalemme sarebbe divenuta una desolazione, a causa della caparbietà dei cuori resistenti al divini richiami e per l’idolatria. Allora il sovrintendente del tempio lo fece arrestare e fustigare.
La prova per il profeta fu molto dura, tanto da determinarsi a non parlare più nel nome di Dio. Ma il fuoco che aveva dentro non poteva contenerlo. Si lamenta con Dio dicendo: “Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre… Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno; ognuno si beffa di me” (Ger 20,7). Egli affida a Dio la sua causa, sperando di non restare deluso, mentre i suoi nemici tramano contro di lui. “Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso… Possa io vedere la tua vendetta su di loro” (vv.11.12).
I nemici di Dio non possono sopportare i veri profeti e tramano per toglierli di mezzo. Così fecero con Gesù, gelosi che le folle lo ascoltavano volentieri. Comprarono Giuda Iscariota, suo discepolo, e aspettavano il momento propizio per catturarlo. Ma il piano di Dio li sorprenderà.
I giudei presero pietre per lapidare Gesù, perché aveva detto di essere figlio di Dio. Come l’adultera, così il bestemmiatore va lapidato: quanto zelo! Essi appaiono difensori della Legge, mentre sono i primi a trasgredirla. Così avviene pure oggi. Gesù fu costretto a scappare e nascondersi, fino a quando non venne il tempo della sua estrema testimonianza.