La visione antropocentrica sta erodendo la nostra santa religione cattolica

I LAICI RIMANGANO SALDI NELLA FEDE, STIANO VICINI AI PASTORI E LI INVITINO A NON SCENDERE A COMPROMESSI CON SATANA

Di Gian Piero Bonfanti

E così sono state inventate e vendute anche le “Satan Shoes”. Si tratta di un paio di scarpe che contengono nelle suole una goccia di sangue umano. I riferimenti all’esoterismo non sono per nulla casuali, tant’è che l’ideatore di questo obbrobrio, un rapper di nome Lil Nas X, ne ha fatte produrre ben 666 paia.

La cosa che maggiormente lascia perplessi è che, appena messe in commercio, nel giro di un minuto sono state vendute tutte. Che vi siano chiari riferimenti all’esoterismo ed al satanismo è fuori di dubbio ma ancora una volta ci stupiamo come molta gente sia pronta ad adorare il diavolo, ma guai a professarsi cristiani o peggio ancora cattolici.

Chi ha il coraggio di professare la sua fede pubblicamente nella migliore delle ipotesi viene tacciato di integralista medievale, senza tener conto che il periodo medievale, contrariamente alle denigrazioni e alle mistificazioni che vengono fatte anche nei libri di storia strumentalmente, era in realtà un periodo caratterizzato da una fiorente cultura e tradizione.

Nel mondo tuttora le persecuzioni verso i Cristiani sono all’ordine del giorno ed ancora si muore per questo. Qual è allora il motivo per il quale la Chiesa non si schiera apertamente contro questo anticristianesimo dilagante? Perché non viene proclamato e difeso il messaggio evangelico ed invece riscontriamo nelle istituzioni ecclesiastiche una sorta di partito politico o peggio ancora una brutta copia di una ONG? Sembra che la Chiesa stessa stia cercando di fuggire dalla fede, rifugiandosi in un modernismo privo della concezione del trascendente tipica della religione cristiana.

Purtroppo assistiamo da anni ad una ricerca di umanizzazione della nostra religione, facendo credere che tutto è spiegabile dall’uomo e che il resto sono simboli, leggende, immagini inventate e retrograde.

Abbiamo appena trascorso la Santa Pasqua, che è la centralità della nostra fede, e ci chiediamo se non fosse stato più opportuno ascoltare un messaggio pastorale su Cristo risorto rispetto ad una comunicazione sui vaccini e comunicazioni socio-politiche. Se il messaggio non arriva dalle alte cariche ecclesiastiche, come si può pensare che non nascano personaggi come questo rapper o persone che vivono la fede costruendosi una religione tutta loro?

Sempre più frequentemente assistiamo a persone che si dedicano a pratiche esoteriche, ce ne dovremmo chiedere il motivo. Pensiamo davvero che tutto sia spiegabile a livello umano? Questa vicenda, forse di poco conto o forse no, è uno dei tanti esempi che distraggono i fedeli dal cammino cristiano.

La visione antropocentrica sta distruggendo la nostra religione ad una velocità oramai inarrestabile. Ci chiediamo spesso anche come mai molti nostri pastori siano stati fagocitati dal mondo, tant’è che pensano che il mondo stesso abbia bisogno di una Chiesa fotocopia di una ONG.

Va detto però che spesso i nostri preti si trovano spiazzati e soli nelle loro parrocchie, abbandonati nei loro contesti sociali. Nasce quindi in loro una rassegnazione e si trovano a doversi adattare agli eventi.

Crediamo che sia proprio il movimento laico a dover mantenere salda la fede, stando vicino ai nostri pastori ed invitandoli a non scendere a compromessi col maligno. “Il compromesso non è di Dio; non è stato ne sarà mai dei suoi santi, perché in contrasto con il mio Vangelo” (dal messaggio di Gesù a Monsignor Ottavio Michelini del 6 dicembre 1976).

Per concludere vorremmo ricordare il riferimento a San Paolo fatto da Papa Benedetto XVI durante la celebrazione della Domenica delle Palme e ventiseiesima Giornata Mondiale della Gioventù in Piazza San Pietro nel 2011. “Cari Giovani rimanete radicati in Cristo e saldi nella fede. Solo così potrete essere testimoni gioiosi ed infaticabili dell’amore infinito di Dio per noi oggi”.

La Lettera da cui è tratto questo invito è stata scritta da san Paolo per rispondere a un bisogno preciso dei cristiani della città di Colossi. Quella comunità, infatti, era minacciata dall’influsso di certe tendenze culturali dell’epoca, che distoglievano i fedeli dal Vangelo. Il nostro contesto culturale ha indubbiamente numerose analogie con quello dei Colossesi di allora. Infatti, c’è una forte corrente di pensiero laicista che vuole emarginare Dio dalla vita delle persone e della società, prospettando e tentando di creare un ‘paradiso’ senza di Lui. Ma Gesù ci ha promesso che le forze del male non prevarranno.

 

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Complimenti, proprio da laico condivido parola per parola il suo articolo. Spero che tutti i laici siano sacerdoti, re e oggi, soprattutto, profeti della Fede in Cristo Risorto!

Grazie mille!

L’ “uso distorto della Misericordia,diventa permissivismo ed elimina, di fatto, molta parte del “depositum fidei; quasi senza volersene accorgere. Abbiamo almeno il coraggio di ammetterlo