Guai quando un potere politico o religioso si schiera con la menzogna

Come è bello essere nella verità che libera!

Di Padre Giuseppe Tagliareni

 Portati davanti al Sinedrio, Pietro e Giovanni dichiarano che lo storpio è stato guarito nel nome di quel Gesù che essi avevano condannato.

Questi, se avessero amato la verità, avrebbero dovuto dire: Ci siamo sbagliati di grosso, perché qui siamo di fronte ad un miracolo, che solo Dio può fare. E invece, irati e ostinati non potendo negare il fatto, minacciano gli apostoli di aspri castighi, se avessero osato ancora di parlare di Gesù, come del Cristo di Israele.

Ma Pietro e Giovanni replicarono: “Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (At 4,19-20).

La risposta degli apostoli è veramente ispirata dallo Spirito Santo: contro la verità nessuno ha potere. “La verità vi farà liberi” (Gv 8,32), aveva detto Gesù e inoltre: Mi renderete testimonianza (cfr. Mc 13,9).

Guai quando un potere politico o religioso si schiera con la menzogna: Dio l’abbandona e prima o poi il castello crollerà su se stesso. Come è bello essere nella verità che libera!

Nella vicenda della morte e risurrezione di Gesù gli apostoli non fanno bella figura: alla sua cattura fuggirono e alla sua risurrezione non credettero, se non quando lo videro coi loro occhi.

Gesù li rimproverò per la loro incredulità; tuttavia, li perdonò e li mandò ad evangelizzare tutte le genti. Essi portano un messaggio che neanche l’indegnità può distruggere.

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