Shemà. Commento al Vangelo del 18 aprile della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà (in ebraico “Ascolta”), un commento al Vangelo del Giorno di Giuliva Di Berardino.

Anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “Shemà”. Ascoltiamolo!

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IL COMMENTO TESTUALE

IL VANGELO DEL GIORNO: Lc 24, 35-48

TERZA DOMENICA DEL TEMPO DI PASQUA

domenica 18 Aprile 2021

Il vangelo di questa terza domenica del Tempo di Pasqua ci riporta alla sera di quel “primo giorno” in cui Gesù è risorto. I discepoli di Emmaus tornano al cenacolo per testimoniare il loro particolare incontro col Risorto e si trovano a condividere questa loro testimonianza con gli altri dicepoli e con le donne, che proprio quella mattina lo avevano visto risorto. In questo luogo, nel cenacolo, i discepoli si condividono le loro esperienze di fede, e mentre parlano, appare Gesù e dice: «Pace a voi!». Gesù Risorto si presenta loro vivo, col suo corpo piagato, e desidera che i suoi discepoli lo riconoscano vivo. Gesù appare perché i discepoli prendano confidenza con il mistero della sua Risurrezione, che, come ben sappiamo è il cuore della nostra fede, che nasce dalla fede d’Israele, dei profeti, e si compie nella fede dei discepoli di Gesù. La Pasqua di Gesù è il compimento di ogni speranza, perché è il mistero della fede.  Per questo, a partire da quel giorno di Pasqua, dall’annuncio delle donne in quel mattino di Pasqua, dal racconto dei discepoli di Emmaus in quella sera di Pasqua, nasce la testimonianza della fede della Chiesa, la fede che noi oggi, riuniti nella celebrazione dell’eucaristia, professiamo come nuovo Israele, nato dalla nuova Alleanza del sangue di Cristo. E’ quindi il Signore Risorto oggi a donarci la pace che viene dalla sua presenza come forza di testimonianza nel mondo. Lodiamo insieme allora, cari amici, la Risurrezione di Cristo e chiediamo lo Spirito Santo perché possiamo diventare testimoni di questo mistero di vita e di gioia eterna. Lodiamo Cristo Risirto con l’inno delle Lodi della domenica: “O giorno primo ed ultimo, giorno radioso e splendido  del trionfo di Cristo! Il Signore risorto prmulga per i secoli l’editto della pace. Pace fra cielo e terra, pace fra tutti i popoli, pace nei nostri cuori. L’alleluia pasquale risuoni nella Chiesa pellegrina nel mondo; e si unisca alla lode, armoniosa e perenne, dell’assemblea dei santi. A te la gloria, o Cristo, la potenza e l’onore, nei secoli dei secoli. Amen. Buona Domenica! 

Lc 24, 35-48

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

IL COMMENTO IN VIDEOhttps://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

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