I cardinali Bagnasco e Parolin lanciano l’allarme: Europa destabilizzata nelle sue fondamenta morali

“OCCORRE RIEVANGELIZZARE L’EUROPA PER EVITARE LA PERDITA DELLA FEDE”

Di Emanuela Maccarrone

In una conversazione con il giornale ‘Blitzquotidiano’ il Cardinale Angelo Bagnasco, ex arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Europea (CCEE), ha manifestato le sue preoccupazioni per un’Europa sempre più scristianizzata.

Già qualche anno fa, il monsignore aveva denunciato i pericoli che minacciavano il Cristianesimo: dalla secolarizzazione alla laicizzazione spinta, dalla carenza di vocazioni alle aggressioni violente dell’estremismo islamico.

Oggi il cardinale ha individuato due questioni che mettono in risalto un’Europa divisa: la Brexit che non ha provocato nessuna replica da parte degli Stati membri (ma “l’unica reazione è stata una minaccia indeterminata: ‘La pagherete!’”) e la posizione franco-tedesca che domina l’Ue minacciandone l’unità.

Secondo il porporato, occorre che L’Europa riscopra i principi di condivisione e di collaborazione tra gli Stati. “E’ un percorso che deve includere un ritorno alla fede cattolica e alle sue regole, alla famiglia, poiché incombe il pericolo che si affermi una società senza religione”.
Gli Stati europei, ha ribadito il prelato, devono rivalutare e difendere le radici cristiane. “Atene, Roma, Gerusalemme, ecco da questo veniamo, ma la radice è cristiana. La dignità dell’uomo non si deve al Rinascimento, come sostengono molti storici, ma al Cristianesimo, quindi ai secoli precedenti”. Nelle sue riflessioni il cardinale ha incluso la Russia, per via delle sue radici culturali e politiche.

Le preoccupazioni del cardinale Bagnasco sono state condivise da un altro importantissimo prelato che ha posto l’attenzione anche su un’altra questione attinente all’unità della Chiesa cattolica.

Si tratta di Sua Eminenza Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano. Il cardinale, durante un’intervista rilasciata alla COPE, l’ente radiofonica della Conferenza episcopale spagnola, ha affrontato l’argomento dei conflitti che vede coinvolti i progressisti e i conservatori.

Ricordando che uno dei più importanti moniti di Gesù Cristo riguarda proprio l’unità della sua Chiesa, il prelato ha riflettuto sul disaccordo delle due parti, dichiarando che “probabilmente derivi dal fatto che il Papa metta molta enfasi sulla riforma della Chiesa e si faccia molta confusione in merito a questo”.

Il cardinale ha chiarito che la struttura della Chiesa, i sacramenti, il ministero apostolico non possono mutare, mentre la parte non essenziale della Chiesa può essere rinnovata, purché avvenga sotto l’influsso dello “Spirito del Vangelo”.

Il cardinale Parolin ha confermato le preoccupazioni espresse anche da Monsignor Bagnasco riguardo l’allontanamento dell’Europa dalle sue origini cristiane. L’emergere di nuove legislazioni su questioni etiche che si allontanano sempre di più dalle radici cristiane dimostrano “la perdita della fede”, oltre che della ragione.

“Dobbiamo testimoniare la nostra fede, dobbiamo testimoniare la nostra speranza, dobbiamo testimoniare la nostra carità”, ha dichiarato Parolin, rimarcando l’esempio dei primi apostoli e discepoli nell’evangelizzare una società priva dei valori cristiani.

 

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Bene, voi che avete ricevuto di piú dateci il buon esempio. Domenica. nelle preghiere ai fedeli, ci avete fatto pregare il Signore per l´avvento di un nuovo umanesimo. E´ per l´avvento del Regno di Cristo che dobbiamo pregare o é cambiato qualcosa?

Proprio per colpa di personaggi come questi due l’Europa si scristianizza….
Bruno PD