Shemà. Commento al Vangelo del 5 maggio della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà (in ebraico “Ascolta”), un commento al Vangelo del Giorno di Giuliva Di Berardino.

Anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “Shemà”. Ascoltiamolo!

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IL COMMENTO TESTUALE

IL VANGELO DEL GIORNO: Gv 15, 1-8

mercoledì 5 Maggio 2021

Oggi ascoltiamo il testo del Vangelo secondo Giovanni che inizia il capitolo 15 e che prosegue, fino al capitolo 17 con una raccolta di diversi insegnamenti che Giovanni colloca nel contesto dell’ultimo incontro di Gesù con i suoi discepoli. Sono dunque insegnamenti che, in qualche modo, riguardano la realtà intima di Gesù e ci preparano ad accogliere il dono del Suo Spirito, della sua vita in noi.
I Vangeli di oggi e di domani presentano una parte della parabola della vite, questo perché la liturgia ci introduce nel dono dello Spirito a partire dalle stesse parole di Gesù che, in questa parabola, sono molto espressive. Non solo perché basterebbe semplicemente osservare una vite per notare che questa pianta, a differenza di altre piante che crescono nella natura, ha bisogno di tanta cura per poter dare frutti, ma anche perché nella vite il tronco e i rami sono entrambi in comunicazione col frutto, in un modo diretto. Per i contemporanei di Gesù, poi, la vite indicava il popolo di Israele, secondo la profezia di Isaia (Is 5,1-2) e quì Gesù si definisce “la vite vera”, che viene curata dal vignaiolo e potata, perché porti più frutto. Si tratta di un riferimento di Gesù alla sua passione e morte, che redime il mondo, perché tutti possano entrare nelle promesse che Dio ha fatto a Israele. Gesù è la vera vite perché, per mezzo di Lui, nato dalla stirpe di Davide, figlio d’Israele, tutti noi, che viviamo di Lui, viviamo in Dio e nella sua elezione. Per questo oggi Gesù ci dice: “Io sono la vite, voi i tralci ”. E questo è un paragone meraviglioso, perché, se osserviamo una vite, ce ne accorgiamo subito: i tralci sono parte della vite e la vite non esiste senza i tralci. Ma non solo, Gesù continua a spiegare meglio di cosa sta parlando e dice: “Senza di me non potete far nulla!”, a dire che possiamo portare frutto nella vita, solo se riceviamo la Sua vita, se riceviamo la Sua linfa vitale, la Sua Ruah, il Suo respiro, il Suo Spirito. Gesù desidera fare di ciascuno di noi, i suoi discepoli: lasciamoci riempire dello Spirito Santo, lasciamo scorrere nella nostra vita la vita di Gesù, come linfa interiore, come respiro che porta vita in noi e ci fa vivere, perché sia il Signore ad agire in noi, e così ci doni la gioia che oggi ci promette, quella di portare molto frutto.
Chiediamo, allora, oggi, al Signore di farci strumento della sua pace e della sua gioia e preghiamo insieme questo testo scritto da San Francesco e recitato, ogni giorno, da Santa Madre Teresa di Calcutta: Signore, fa di me uno strumento della tua pace: dove è odio, fa ch’io porti amore, dove è offesa, ch’io porti il perdono, dove è discordia, ch’io porti la fede, dove è l’errore, ch’io porti la Verità,  dove è la disperazione, ch’io porti la speranza. Dove è tristezza, ch’io porti la gioia, dove sono le tenebre, ch’io porti la luce. Maestro, fa che io non cerchi tanto: Ad essere compreso, quanto a comprendere. Ad essere amato, quanto ad amare Poiché è dando, che si riceve; Perdonando che si è perdonati; Morendo che si risuscita a Vita Eterna. Amen. Buona giornata!

Gv 15, 1-8

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

IL COMMENTO IN VIDEOhttps://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

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