Anche Kellogg’s cede all’ideologia gender e lancia i cereali «pride»

Adesso i bambini “potranno riflettere” profondamente sui problemi gay a colazione

Di Angelica La Rosa

Anche la Kellogg’s ha ceduto all’ideologia gender ed ha lanciato il cereale «pride» invitando i bambini a esplorare “le opzioni di pronome”. Infatti, sul lato dell’involucro, ai bambini viene chiesto di scegliere i loro pronomi, con scelte come “lui/lui”, “lei/lei” e “loro/loro”, che è plurale, “non binario o semplicemente sconcertato”.

Il settimanale gratuito per la comunità LGBT, Weekly Metro, ha annunciato che “il nuovo cereale LGBTQ di Kellogg vuole riempirti la bocca di orgoglio”, perché “tutto dovrebbe avere contenuti pro/LGTB ora”.

Le grandi aziende hanno capito che avvolgersi nella bandiera arcobaleno porta un sacco di soldi, e quindi, con l’avvicinarsi del “mese dell’orgoglio”, gli avatar aziendali dei social media, dei bancomat e delle insegne pubblicitarie saranno sempre più adornati di arcobaleni…

Kellogg’s ha collaborato con GLAAD (Gay and Lesbian Alliance Against Defamation) per lanciare un nuovo cereale chiamato “Together With Pride”, che arriverà sugli scaffali il mese prossimo e costerà 4 dollari per una scatola viola, e di questi 3 dollari andranno alla GLAAD. Il cereale sarà color arcobaleno a forma di cuori e glitter commestibili.

“Crediamo che tutti i giovani e i giovani di cuore meritino un ambiente in cui possano crescere per dare il meglio. Ecco perché abbiamo unito le forze con GLAAD trasformando il viola in Spirit Day per affrontare il bullismo in tutte le sue forme e sostenere un mondo più tollerante per i giovani LGBTQ”, hanno spiegato.

Inutile dire che questa trovata pubblicitaria consente alla Kellogg’s di apparire gay friendly ma ci fa anche capire quello che è diventato uno standard negli ultimi anni ed è una buona indicazione di come stanno soffiando i venti culturali.

Le aziende sono avide, ed hanno tre motivi principali per andare a favore dell’ideologia LGTB: in primo luogo, sentono che la cultura sta tendendo in quella direzione, e quindi vogliono essere viste esattamente dove vanno i loro clienti. In secondo luogo, molti leader aziendali sono estremamente ricchi, liberal, e si sentono in colpa per quanto sono benestanti e sentono il bisogno di giustificare la loro ricchezza, quindi unirsi ad una delle tante rivoluzioni… In terzo luogo, molte aziende fuorviano i propri dipendenti a favore dei propri azionisti o utilizzano manodopera a basso costo nei paesi in via di sviluppo. Quindi è utile avere alcune credenziali pronte per evitare che le domande scomode…

 

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