Persone, di diverse religioni, unite per la difesa dei valori non negoziabili

IN PIAZZA ANCHE PER DIRE NO AD UN DISEGNO DI LEGGE LIBERTICIDA: IL DDL ZAN SULLA COSIDDETTA “OMOTRANSFOBIA”

Di Gianpiero Bonfanti

Oramai sono molte le piazze che si riempiono di coloro che si schierano contro il tanto discusso DdL Zan.

Tra le molte già programma e quelle che si stanno organizzando, abbiamo visto negli ultimi giorni le manifestazioni che si sono svolte ad Arezzo, Ascoli Piceno, Bergamo, Brescia, Bussolengo (VR),  Cremona e Trieste.

Abbiamo visto gente “pericolosa”, che per un’ora è restata in piedi in ordine, in silenzio, leggendo un libro o magari pregando, non rilasciando dichiarazioni se non tramite i portavoce ufficiali e volantinando.

Abbiamo visto schierati insieme persone di diverse confessioni religiose (cattolici, evangelici e musulmani) unite per la difesa dei valori non negoziabili.

Sul volantino leggiamo: “Noi oggi ci alziamo in piedi per dire NO ad una legge liberticida” e poi una serie di informazioni di cui ne riportiamo una sintesi.

Il DdL Zan non serve per limitare le violenze e le discriminazioni in base all’orientamento sessuale, in quanto queste sono già punite dal nostro codice penale. In tale disegno di legge non viene definito quale sia il reato di omofobia,  lasciando la strada aperta ad un vero e proprio reato di opinione per cui chi si esprimerà in modo differente da un pensiero allineato potrà  rischiare il carcere se una persona si sentirà offesa da una semplice opinione (come ad esempio quella secondo la quale la famiglia é formata da un uomo ed una donna).

Aggiungiamo che il magistrato avrà una enorme responsabilità perché dovrà decidere se una semplice opinione potrà essere considerata reato sulla base della percezione di chi si è sentito offeso. Tutto quindi sarà soggettivo ed opinabile.

Ed è col silenzio che frantuma la frenesia cittadina che le sentinelle, schierate e compatte,  hanno deciso di vegliare per manifestare il loro dissenso anche a Bergamo, dove ci siamo recati personalmente per vivere e testimoniare in prima persona la protesta di questi coraggiosi paladini.

Nonostante il centro fosse gremito di gente a passeggio, questa volta la veglia si é svolta con ordine, senza la presenza di oppositori  che, forse troppo intenti a gustarsi la bellissima giornata soleggiata e attratti dalla sospensione della “cattività da covid”, sono riusciti a passare un weekend in relax in qualche luogo di villeggiatura.

Non c’è problema, le sentinelle hanno vegliato anche per loro, come ci è stato ricordato, anche per tutelare i loro diritti, ovvero per non cedere alla deriva antropologica alla quale questa legge porterebbe.

Vi riportiamo il video della conferenza stampa delle forze politiche locali che hanno appoggiato coraggiosamente l’iniziativa esponendosi in prima persona, e che si è tenuta prima della manifestazione.

 

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