Eucaristia: molti la ignorano, altri la impediscono, profanano o dissacrano. Ad ognuno sarà chiesto perché

Domenica del Corpus Domini. Anno B.

Di Padre Giuseppe Tagliareni

Nel deserto del Sinai, gli ebrei ebbero la manna, la Legge e l’antica Alleanza, siglata col sangue di capri e di vitelli, come all’uscita dall’Egitto avevano avuto l’agnello pasquale e il sangue posto sugli stipiti delle porte.

All’Ultima Cena, Gesù siglerà la Nuova ed Eterna Alleanza col suo Sangue e, consacrato il pane e il vino, ai suoi darà in pasto e bevanda di salvezza non più l’agnello pasquale ma il suo Corpo e il suo Sangue.

“Egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa” (Eb 9,14): non la Terra Santa ma il Cielo.

L’Eucaristia è Pane che dà vigore, è Manna per il cammino, è medicina santa, è caparra del Cielo, è bevanda di salvezza, ma è soprattutto Cristo vivo e immolato, che offre il suo Sacrificio della croce. Egli ha ordinato di fare memoria della sua Pasqua con un rito santo: la S. Messa.

“Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. Molti lo ignorano; altri lo impediscono; alcuni profanano e dissacrano. Ad ognuno sarà chiesto perché.

“Se non mangiate la Carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo Sangue, non avrete in voi la vita”. Non l’Eucaristia, ma il vaccino cercano! Non avranno la Vita.

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