In qualche misura, come Giovanni Battista, anche noi dobbiamo condurre a Cristo

NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA

Di Padre Giuseppe Tagliareni

Il più grande dei profeti nacque da due vecchi: Elisabetta e Zaccaria, quando ormai non ci speravano più.

L’angelo Gabriele l’annunziò a Zaccaria mentre officiava nel tempio di Gerusalemme. Egli non credette e per questo fu punito: rimase muto tutti i nove mesi della gravidanza di sua moglie.

Alla circoncisione del bambino, gli si sciolse la lingua e lodò Dio col suo “Benedictus”, che la Chiesa ripete ogni giorno alle Lodi.

Il nome “Giovanni” significa “Dio fa grazia”. E veramente la sua nascita fu grazia. Con lo spirito di Elia doveva annunziare il Sole che sorge, il Messia, ed essere il suo precursore, che ne avrebbe preparato la via, mediante il Battesimo di penitenza.

Lo stesso Gesù si farà battezzare da lui, ed egli ne rimarrà scandalizzato.

Tutt’e quattro i Vangeli parlano di Giovanni Battista: egli non fece alcun miracolo, ma con la sua parola di fuoco e la testimonianza di una vita santa dice a tutti: Preparatevi, perché Colui che viene dopo di me, vi battezzerà col fuoco dello Spirito Santo e brucerà la pula.

Fin dal seno materno il Signore pronunzia il nostro nome e ci dà un compito, sempre relativo al Cristo, luce del mondo.

In qualche misura, vale pure per noi il compito di condurre a Cristo: “Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparagli le strade”. Giovanni diceva: “Egli deve crescere e io diminuire”. E tu, prepari la via a Cristo?

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