Due buoni motivi per non tatuarsi
IL MONDO DEI TATUAGGI E’ LEGATO ALLA MAGIA E ALL’ESOTERISMO. PAROLA DI ESORCISTI
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Di Pietro Licciardi
Un cattolico dovrebbe avere due buoni motivi per non tatuarsi. Il primo glielo forniscono le scritture; la Bibbia innanzitutto, che nel Levitico 19,28 dice: «Non vi farete incisioni nella carne, né vi farete tatuaggi addosso, io sono il Signore»; e il Nuovo Testamento, in cui nella lettera ai Corinzi S. Paolo afferma: «Non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenente a voi stessi. Poiché foste comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo» (6, 19-20). Quindi il corpo appartiene al Signore e non è lecito deturparlo, soprattutto con pratiche, tatuaggi e piercing, che erano e sono diffusissimi nel mondo pagano.
Ciò che i più ignorano infatti è che dietro ai disegni sul corpo c’è in retroterra culturale, antropologico e quindi anche spirituale in cui è evidente il rimando ad elementi simbolici delle pre-civiltà pagane e tribali, come spiega molto bene Ivo Quartiroli nel libro del 1989 “Tatuaggi, corpo e spirito“, ripreso anche da Carlo Climati nel suo “I giovani e l’esoterismo. Magia, satanismo e occultismo: l’inganno del fuoco che non brucia“.
L’altro buon motivo è che esiste uno stretto legame tra magia, esoterismo e tatuaggi. A confermarlo è uno dei più bravi tatuatori italiani, Alessandro Bonaccorsi, in arte “Alle Tatoo” che nel gennaio 2019 ha partecipato a Torino alla mostra Tattoo. L’arte sulla pelle in cui ha tenuto una lectio sul tema del tatuaggio legato alla magia e alla spiritualità.
Ma un’altra conferma arriva anche di padri esorcisti, che sull’argomento hanno discusso, trovandosi concordi sul fatto che il demonio odia il corpo perché il Verbo si è fatto carne, tanto che interpellato direttamente in qualche esorcismo lo stesso satanasso ha svelato che uno dei motivi per cui tenta così tanto le persone nella carne, spingendoli a commettere atti impuri, segnare indelebilmente la pelle o trafiggersi con anelli e pendagli – è per odio e disprezzo verso il fatto che Dio si è incarnato; una cosa che rende Satana furioso e non potendo impedire questo, si risolve a fare guerra alla carne, a far sì che il corpo non sia riconosciuto e vissuto come tempio dello Spirito.
Anche per questo il tatoo è una pratica favorita dai satanisti. Antoin La Vey (1930-1997), il fondatore della chiesa satanica in America a questo proposito ha detto «I tatuaggi e il piercing sono vietati dalla Bibbia nel libro del Levitico, e buona parte del mondo è governata dalle credenze religiose bibliche, anche l’Africa ormai. Io voglio incoraggiare qualsiasi cosa sia un pronunciamento contro il Cristianesimo».
Tanto è vero che il tatuaggio assume il valore di una vera e propria consacrazione ai dèmoni, almeno stando a quanto riporta una delle riviste più famose: Tatoo Gallery, che nell’agosto 1994, aveva una sezione, denominata Sacro e Profano, che introduceva l’articolo così: «Presso quasi tutti i popoli primitivi il tatuaggio era associato al culto degli dèi demoni e veniva praticato durante riti a loro dedicati da santoni o maghi. In questo tipo di tatuaggio aveva molta importanza il flusso del sangue che usciva dalle ferite, il quale porta con sé fuori dal corpo gli spiriti maligni che vi sono entrati».
La conferma viene da diversi esorcisti, i quali riportano che durante le loro sedute persone che ricevono la preghiera di liberazione avvertono forti dolori e bruciature nei punti del corpo coperti da tatuaggi, specialmente se legati a pratiche esoteriche oppure semplici auspici di fortuna. Del resto deve fare riflettere che nel tatuaggio c’è spargimento di sangue e dove c’è un patto di sangue ne derivano poi degli obblighi e dei legami, sia che questo sia fatto consapevolmente oppure inconsapevolmente.
Stiano attenti dunque anche coloro che si sono tatuati, o vorrebbero farlo, a cuor leggero, per gioco o per moda perché con Satana non si scherza. Se il tatuatore cui si ricorre è in qualche modo legato al mondo magico-esoterico egli apre una porta attraverso la quella gli spiriti a cui è legato passano e a quel punto poco importano le intenzioni di chi ha avuto la pessima idea di farsi marchiare; anche se il disegnino è piccolo, piccolo e tanto carino. Sarebbe come bere un bicchiere di veleno sperando che questo non abbia effetto per il solo fatto di non sapere che quello era veleno.
Tutto sommato, alla luce di quanto fin qui detto è molto meglio soprassedere e lasciare il proprio corpo così com’è, anche perché è stato Dio stesso a confezionarcelo in tal modo e non saremo certo noi a migliorarlo con qualche fiorellino, che – detto tra noi – sarà anche carino quando la pelle è giovane ed elastica ma farà un po’ senso quando, più avanti con l’età, diventeremo più flaccidi e grinzosi.
interessante il tema del tatuaggio, anche se “si dice” che il Vaticano non lo disapprova.