Caro Salvini non è possibile togliere l’ideologia dal ddl Zan. Il testo va azzerato!

DDL ZAN: MEGLIO SAREBBE CANCELLARLO DEL TUTTO

Di Enzo Vitale

Sul ddl Zan l’ignoranza regna sovrana: molti ne parlano, ma davvero pochi sembrano averne letto il contenuto (senza aggiungere che tra quelli che lo hanno letto, ancora meno sono coloro che hanno l’onestà intellettuale di riconoscerne la pericolosità).

Non possiamo, non vogliamo, in questa sede, soffermarci ad analizzare le possibilità politiche che risultano dallo slittamento dei lavori del Senato ma, indubbiamente, riteniamo che anche questo “stop” rientri nelle trame misteriose della Provvidenza Divina.

A seguito dello slittamento della votazione, ci sono stati vari inviti a collaborare, a superare “steccati ideologici”.

A commento delle dichiarazioni del Senatore Matteo Salvini, ci piace condividere – riprendendo le successive parole direttamente dal profilo Facebook di Raffaella Frullone – quanto esposto, accettandone e condividendone la posizione e l’analisi dei fatti.

Lascio a lei la parola.

Da settimane il leader leghista Salvini, nel tentativo di mediare sul Ddl Zan e arrivare ad un testo “condiviso”, punta su un solo aspetto, “togliere l’ideologia”. Lo ha ripetuto in tutte le salse negli ultimi giorni, e ieri in aula ha fatto esattamente lo stesso.

«Se dai dieci articoli del Ddl Zan togliamo quello che divide, non solo quest’aula ma il Paese, togliamo i bambini, togliamo l’educazione nelle scuole, lasciamo alla mamma e al papà il diritto di educare i loro bambini e togliamo un reato non interpretabile come l’omofobia, approviamo il senso profondo di questa legge».

Caro Salvini, ma il senso profondo di questa legge è ideologico. Nella prima parte del suo intervento Salvini ha sottolineato che «i gusti sessuali» non sono importanti e che «il diritto all’amore è sacro», «non mi interessa – ha rimarcato – chi ameranno i miei figli, se uomo o donna».  Ma se i “gusti sessuali” non sono importanti, perché dovremmo dire no alle adozioni per le coppie formate da persone dello stesso sesso? Se “l’amore è sacro”, ovvero qualunque tipo di amore, perché mai non si dovrebbe insegnarlo a scuola, anche alle elementari? Cosa ci sarebbe di male? 

Salvini ha fatto anche una lunga tirata “contro le discriminazioni”, ma chi dice no a questo testo dice no proprio alla criminalizzazione delle – giuste! – discriminazioni (poiché come sanno anche i sassi le violenze sono già punite dal nostro codice penale). Se una scuola è cattolica, può o non può decidere liberamente di non assumere o addirittura licenziare una persona unita civilmente ad un’altra dello stesso sesso a motivo delle sue scelte di vita? Se una famiglia cerca un baby sitter è libera o non è libera di non assumere un transgender proprio in virtù delle sue scelte di vita? Se un cattolico professa quanto la Chiesa insegna sull’omosessualità è perseguibile perché sta discriminando?

Non è possibile togliere l’ideologia dalla legge, caro Salvini, perché questo è un testo ideologico. Il testo è da affossare, rigettare, cestinare. Altrimenti discriminato sarà solo chi non rinuncia a dire anche pubblicamente che esiste una verità sulla natura umana, l’unica che rende liberi.

Parlare chiaro non è da tutti, ma sono certo converrete con me che se qualcuno lo fa è proprio il caso di condividere quelle parole per provare a farsi capire dato che, nel gioco della politica, si rischia seriamente di giocare con le parole.

E, noi tutti possiamo testimoniarlo, se le parole non sono usate bene possono davvero fare tanto del male. Grazie Raffaella!

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