Si lotta per migranti e vaccini ma a molti manca la grazia di Dio

Di Padre Giuseppe Tagliareni

DOMENICA XVI DEL T.O. ANNO B

Gesù passò tre anni ad evangelizzare, a guarire, a cacciare demoni, a insegnare le vie di Dio alla gente, che poco o nulla sapeva del mistero di Dio, del vero culto a Lui gradito, della legge dell’amore, della sua predilezione dei piccoli e degli umili. Egli constata l’ignoranza e lo sbandamento di tanti, a causa dei cattivi pastori loro preposti: sacerdoti e scribi.

Dio ne chiederà loro conto e Lui stesso andrà in cerca delle sue pecore. Lo farà tramite il germoglio di Davide: “Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele vivrà tranquillo” (Ger 23,6).

Ora si realizza la stessa condizione degli eletti: ci sono falsi insegnamenti dati dalla cattedra, scandali e cattivi esempi; a causa del silenzio dei vescovi e dei sacerdoti, le folle sono confuse e molti hanno lasciato la Chiesa; si lotta per i migranti, per i vaccini ma a molti manca la grazia di Dio.

Tutti cercano idoli: cantanti, macchine, squadre di calcio, attori e divertimenti. Gesù non sanno più chi sia! “Ci sono tanti culti e poi c’è pure il virus! Se voglio, prego a casa!”, dicono.

Non è la Legge che ci salva, ma Cristo Gesù, che ha tolto l’inimicizia e ci dà il suo Spirito, per cui possiamo presentarci al Padre come figli e incontrarci con i nostri fratelli in Cristo. Solo lui abbatte il muro di separazione e l’inimicizia.

Per mezzo della sua croce, egli ci riconcilia. Fuori di qui, non c’è salvezza neanche terrena, non c’è né pace né sicurezza.

 

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