Non possono esserci morti italiani di serie A e di serie B

È DOVEROSO COMMEMORARE TUTTI, ANCHE COLORO I QUALI ADERIRONO ALLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA

Di Angelica La Rosa

“Dopo 76 anni dalla fine della guerra civile italiana, è doveroso commemorare tutti, anche coloro i quali aderirono alla Repubblica Sociale Italiana. Non possono e non devono esserci morti italiani di serie A e morti italiani di serie B. L’auspicio è che si ponga un freno al clima d’odio, che viene tuttora alimentato, verso coloro che allora si schierarono contro gli anglo-americani e a difesa della loro italianità. La distinzione permanente in buoni e cattivi non aiuta certamente a riconciliare la Nazione”.

Così dichiara Matteo Impagnatiello, membro dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della Repubblica Sociale Italiana, ricordando che venerdì 30 luglio alle 18:30, presso la Chiesa di Santa Maria del Rosario a Parma, nel corso della Santa Messa saranno ricordati i Caduti e Dispersi della Repubblica Sociale Italiana.

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