“No al green-pass”. Le piazze piene sono ignorate da Tv e giornaloni…

GIORNALMENTE SAREMO PRIVATI SEMPRE DI PIÙ DELLE NOSTRE LIBERTÀ

Di Gian Piero Bonfanti

Molte piazze continuano, con folle oceaniche, a riempirsi di manifestanti contro l’obbligo vaccinale e contro l’introduzione del certificato di avvenuta vaccinazione per Covid-19, il cosiddetto “green-pass”.

Questo non è avvenuto solo in Italia e le immagini in rete sono sempre più difficili da reperire, segno che la censura da parte di chi controlla le notizie sta prendendo le sue misure contro una situazione che rischierebbe di sfuggire al controllo.

Sulle pagine dei soliti giornali di regime troviamo brevi articoli che danno poco rilievo alla notizia.

Ma a noi in fondo che importa?

La nostra attenzione è catturata da notizie più importanti e siamo molto più attenti ai risultati delle olimpiadi, a come si tagliano i capelli le rockstar o a quello che afferma in televisione un personaggio o un altro, per assurdo siamo più attenti al fatto di poter bere liberamente un caffè in piedi al bancone in un bar mentre nelle disposizioni precedenti era obbligatorio il contrario.

Ne prendiamo atto, intanto le reazioni avverse da vaccini e lo sviluppo di varianti tra le persone che si sono inoculate la sostanza magica sembra stiano sfuggendo al controllo.

Ma di tutto ciò meglio non parlarne, non fa audience, o meglio confuterebbe le tesi che ci sono state imposte.

L’unica certezza che abbiamo oggi è che giornalmente saremo privati sempre di più delle nostre libertà costituzionali nella totale indifferenza ed apatia di chi ha barattato la ragione con il panico della morte da virus.

Siamo convinti inoltre che la maggior parte delle persone che sono ricorse alla inoculazione del cosiddetto “vaccino”, non abbiano fatto questa scelta a cuor leggero.

Nonostante i mille dubbi e le perplessità che attanagliano tutti in merito alla efficacia ed alla sicurezza dei vaccini, siamo certi che la maggior parte di chi è ricorso all’assunzione del farmaco, lo ha fatto per diverse ragioni: chi perché pressato sul luogo di lavoro, chi perché crede che sia obbligatorio, chi perché non vuole essere privato dei servizi e delle comodità di tutti i giorni, chi per andare in vacanza, chi per entrare nei ristoranti, per viaggiare, per entrare nei cinema e teatri, chi per entrare nelle discoteche…quelle stesse che resteranno chiuse per un bel po’, chi infine lo ritiene un “dovere morale”

Nonostante la sostanza sia stata spacciata come unico rimedio contro il virus, sappiamo bene che oggi ci sono cure molto efficaci per la malattia, sappiamo bene tutti che se preso per tempo e nei dovuti modi, oggi difficilmente il virus assume livelli di complicanze letali.

Ed allora ecco i ricatti morali per far sì che tutti ricorrano ad una forma preventiva di un virus oramai debellato.

Si perché nessuno sottolinea il fatto che il vaccino sarebbe stato studiato (e non completamente testato) per il virus covid 19, non per le sue varianti che oggi dominano le statistiche dei contagiati di tutto il mondo.

E così parte la campagna discriminatoria, di chi si è vaccinato contro chi non ha intenzione di vaccinarsi.

La violenza psicologica è a livelli molto alti ed i messaggi sono sempre più invasivi e discriminanti.

Basta una scintilla per accendere la miccia.

Con lo spauracchio di un eventuale governo militare nelle eventuali dimissioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi, quanto tempo pensate possa passare prima che si crei una situazione critica a livello nazionale?

Le condizioni di intolleranza che sono state poste in questo periodo, dall’inizio della pandemia ad oggi, non lasciano ben sperare.

Cerchiamo di restare ancorati alla Fede non cadendo nel tranello della divisione.

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ci avviciniamo ad una doverosa e decente okkupazione prima che il cerchio si chiuda definitivamente !

ho perso il link del video sulle piazze ………….