“Metterli in macchina e portarli a fare l’iniezione. Questa è la missione”. Le inquietanti parole di Cuomo

“Metterli in macchina e portarli a fare l’iniezione. Questa è la missione”. Le inquietanti parole di Cuomo

COMBATTERE CONTRO I TIRANNI NON SARÀ NÉ FACILE NÉ GRATIS, NESSUN DIRITTO È STATO RESTITUITO VOLONTARIAMENTE AI POPOLI

Di Lorenzo Capellini Mion

“Dobbiamo raggiungere quelle comunità e dobbiamo andare a bussare a quelle porte per convincere quelle persone, metterle in macchina, portarle via e fare l’iniezione al loro braccio. Questa è la missione”. Così il governatore Andrew Cuomo.

Suona come un rapimento, per me. Combattere contro i tiranni non sarà né facile né gratis, nessun diritto è stato restituito volontariamente ai popoli. Ma quello che più mi spaventa sono gli applausi per le parole dello sterminatore di anziani, la parte peggiore non sarà resistere ai governi ma alle masse sapientemente indottrinate, è successo lentamente ma inesorabilmente.
Una volta individuato e disumanizzato il “nemico” anche chi fino a ieri ti chiamava fratello sarà pronto a denunciarti. Quelli che si voltarono dall’altra parte o che spiavano dalle finestre il vicino che veniva portato via mi hanno sempre spaventato di più di chi sputava sui reietti, oramai divenuti cittadini di seconda classe.

Una volta che il cosiddetto bene comune viene slegato dai diritti individuali tutti sanno quale sia il passo successivo, o tutti dovrebbero saperlo, basta un qualsiasi libro di storia. O basta ascoltare le parole di chi è sopravvissuto all’Olocausto e ne conosce le origini come Kitty Werthmann o più recentemente Vera Sharav. Non me, ascoltate loro prima che sia tardi. Uniti non divisi.

 

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