San Giuseppe, uomo giusto, conosceva la virtù e la santità della Sposa

Per ogni giorno di luglio Informazione Cattolica vi offre una riflessione quotidiana su San Giuseppe, Padre Putativo di Nostro Signore Gesù Cristo, scritta da Don Giuseppe Tomaselli.

Don Giuseppe Tomaselli, nato a Biancavilla (Catania) il 26 gennaio del 1902 e morto a Messina nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1989, entrò nel 1916 nella Congregazione Salesiana, venne ordinato sacerdote nel 1926 e, lungo il suo ministero, durato quasi 63 anni, fu parroco, insegnante, cappellano presso comunità religiose, esorcista, taumaturgo ed apostolo della buona stampa cattolica.

Proprio in quest’ultima veste diffuse ben 10 milioni di copie dei suoi 120 libri, testi che ancora sono molto richiesti e letti.

Le pagine che vi offriremo ogni giorno sono tratte dal libro Don Giuseppe Tomaselli, “Verginità di San Giuseppe” (1973), di proprietà dell’Istituto Teologico “San Tommaso“, Via del Pozzo, 43 – 98121 Messina, al quale il libro può essere chiesto, oppure scrivendo alla mail: dongiuseppetomaselli@gmail.com.

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I promessi sposi ebrei, pur essendo nella propria casa nei mesi della prescritta separazione, saltuariamente si scambiavano le visite, come fanno d’ordinario i fidanzati.

In una di queste visite, essendo già trascorsi alcuni mesi dall’annunzio dell’Angelo ed avvertendosi in Maria qualche cosa all’esterno, Giuseppe si turbò fortemente.

Era uomo giusto, conosceva la virtù e la santità della Sposa e non osava dubitare di Lei; ma il fatto era evidente.

Cercava fra sè una spiegazione per rassenerarsi, ma non la trovava.

Se non avesse avuto la massima stima di Maria, secondo la legge ebrea avrebbe dovuto denunziarla e dopo sarebbe stata lapidata.

Uomo Santo, prudente, pienamente equilibrato, pur conservando di Maria la massima reputazione, pensò di non prenderla con sè e di licenziarla segretamente per evitarle l’infamia.

Chi sa quanto abbia sofferto quel giorno il santo Patriarca! Ma Dio, che vede tutto e scruta i cuori, diede la luce. La notte apparve a Giuseppe un Angelo, che gli svelò il mistero: Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prenderti in sposa Maria, perchè quello che è nato in Lei è opera dello Spirito Santo. Ella darà alla luce un Figlio, al quale  tu porrai il nome Gesù, perchè Egli salverà il suo popolo dai suoi peccati.

Giuseppe si rassicurò e fece come l’Angelo gli aveva ordinato. (Matteo, 1-10).

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