Chi se la spassa in questo mondo subirà una condanna eterna

PER LORO CI SARÀ “PIANTO E STRIDORE DI DENTI”

Di Padre Giuseppe Tagliareni

S. Paolo sa che la comunità di Tessalonica sta subendo persecuzioni. “Siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Cristo Gesù che sono in Giudea, per- ché anche voi avete sofferto le stesse cose da parte dei vostri connazionali, come loro da parte dei Giudei” (1Tes 2,14).

Impedito di tornare, manda loro Timoteo per avere notizie. Questi ritorna confermando il buono stato della comunità e il loro desiderio di rivedere Paolo. Egli ne è felice e scrive: “Siete voi la nostra gloria e la nostra gioia!” (v.20).

Il demonio si è messo più volte di mezzo per impedire il suo ritorno a Tessalonica e completare la loro formazione spirituale. Convinto che la venuta di Gesù è prossima, prega per loro: “Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi” (vv.12-13).

“Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà”. La sua venuta come giudice è sicura; ma egli ne ha tenuto nascosta la data e l’ora, perché ognuno fosse vigilante e sempre pronto a riceverlo.

Beato quel servo che sta in vigile attesa; viceversa, chi se la spassa in questo mondo, subirà per condanna eterna “pianto e stridore di denti”.

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