“Futuristi nelle città di fondazione”: arte e lavoro alle origini della modernizzazione italiana

IN OCCASIONE DELLA MANIFESTAZIONE PIAZZA D’ARTI, LA FONDAZIONE SPIRITO-DE FELICE PROMUOVE DOMANI A TERNI LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME “FUTURISTI NELLE CITTA’ DI FONDAZIONE“, A CURA DI CLAUDIO PARADISO E MASSIMILIANO VITTORI

Di Giuseppe Brienza

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice – sede di Terni ha organizzato per domani pomeriggio, presso la Biblioteca comunale della città umbra, la presentazione del libro “Futuristi nelle città di fondazione” (Editore Novecento, pp. 216, euro 30), opera curata dal musicologo Claudio Paradiso e dell’editore e saggista Massimiliano Vittori.

Nato come catalogo della mostra realizzata nel 2018 a Latina nello SpazioComel, questo lavoro di ricerca, sostenuto dalla Regione Lazio grazie alla Legge 27, sta conducendo verso nuove e più approfondite piste d’interpretazione storico-artistica della storia contemporanea d’Italia. Si tratta oltretutto di un prodotto composito che raccoglie il contributo di vari studiosi su temi inediti che spaziano dall’arte figurativa alla musica, dall’illustrazione all’architettura, dalla plastica muraria alla letteratura.

Sin dall’inizio dei lavori di bonifica dell’Agro Pontino, un’opera immensa che ha avuto luogo nel territorio delle attuali province di Roma e Latina dal 1926 al 1937, il Futurismo, da movimento di avanguardia letteraria, culturale, artistica e musicale, si è subito interessato della radicale trasformazione quale prova di modernità della nuova Italia. L’intervento di bonifica integrale delle Paludi pontine, secondo i futuristi, racchiudeva in sé l’«idea della bellezza meccanica», esaltata dall’utilizzo su vasta scala di escavatrici, trattrici, idrovore impersonificata dalle mastodontiche escavatrici a tazze Tosi, dagli escavatori Ruston, dalle trattrici Fowler.

L’arte intervenne in realtà prepotentemente nell’edificazione di tutte le Città di fondazione nate sulle terre bonificate. Ad esempio nel maggio del 1936 quando, in occasione della I Mostra d’arte della provincia di Littoria allestita a Sabaudia, fa il suo esordio il gruppo futurista di Littoria composto da Dario Di Gese (1902-1956) e Pierluigi Bossi (1907-2000). Entrambi questi artisti, grazie al fondatore del movimento Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944), esporranno dapprima alla seconda mostra di Plastica murale ai mercati traianei nel novembre del 1936 e, quindi, alla Biennale di Venezia del 1938, raggiungendo una notorietà internazionale.

Il programma dell’evento, dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura del Comune di Terni avv. Maurizio Cecconelli, prevede gli interventi degli autori della pubblicazione e degli storici dell’arte Roberta Sciarretta e Paolo Cicchini. Modera l’architetto Danilo Sergio Pirro.

L’incontro avrà inizio alle ore 17,30 ed avrà luogo nella sala conferenze della Biblioteca Comunale di Terni, in piazza della Repubblica 1.

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