Lorenzo Fazzini: “il pubblico, anche quello ecclesiale, è diventato esigente”

NOMINATO DA PAPA FRANCESCO ALLA GUIDA DELLA LIBRERIA EDITRICE VATICANA, LORENZO FAZZINI RICORDA CHE “DENTRO LA CHIESA STA MATURANDO LA CONVINZIONE CHE SERVONO DELLE PERSONE CHE SAPPIANO CONIUGARE LA PASSIONE PER IL SERVIZIO ALLA CHIESA (QUINDI, DI SERVIZIO ALL’UOMO E ALLA VERITÀ) CON DELLE PROFESSIONALITÀ SPECIFICHE”

A cura di Angelica La Rosa

 

«Dentro la Chiesa sta maturando la convinzione che in alcuni ambiti, come quello della comunicazione, servono delle persone che sappiano coniugare la passione per il servizio alla Chiesa (quindi, di servizio all’uomo e alla verità) con delle professionalità specifiche. È la premessa, forse, per una qualità maggiore della comunicazione ecclesiale».

Lo dice Lorenzo Fazzini, recentemente nominato da papa Francesco alla guida della Libreria editrice Vaticana, in un’intervista sul settimanale Credere, che è in edicola da ieri, 9 settembre. Fazzini, 43 anni, veronese, sposato e padre di 4 figli, è il primo laico a ricoprire tale incarico.

Al Dicastero vaticano per la comunicazione, il giornalista entrerà a far parte di una équipe di lavoro formata quasi esclusivamente da altri laici. Il prefetto del dicastero è Paolo Ruffini, giornalista di lungo corso, ex direttore di Rai 3. Laici sono il direttore editoriale Andrea Tornielli, il direttore dell’Osservatore Romano Andrea Monda, il direttore della Sala stampa Matteo Bruni.

«La presenza di numerosi laici ai vertici del Dicastero», dice Fazzini, «è una novità introdotta da papa Francesco e mi sembra un bellissimo segnale. Ovviamente come professionisti laici abbiamo la responsabilità di essere all’altezza e di raggiungere dei risultati: il pubblico, anche quello ecclesiale, è diventato esigente».

Fazzini negli ultimi nove anni è stato direttore della Editrice missionaria italiana (Emi), dove si è rivelato un abile talent scout nello scegliere autori e titoli con proposte interessanti nel panorama dell’editoria cattolica e ha rilanciato l’editrice trasformandola in un centro di produzione culturale che, a partire dalla pubblicazione di libri, propone anche conferenze, incontri, proposte formative sul web, mostre, spettacoli teatrali… Nel contesto della riorganizzazione dei media della Santa Sede, lo aspetta un lavoro simile di rilancio e svecchiamento anche per la casa editrice del Papa.

Quali saranno i compiti di Fazzini? «Dirigerò l’attività dell’editrice che pubblica i documenti del magistero Papa (encicliche, esortazioni apostoliche…), dà voce alla pluralità delle attenzioni pastorali della Santa Sede e pubblica libri di teologia, spiritualità, catechesi, storia della Chiesa, attualità religiosa… Inoltre, detiene i diritti d’autore delle parole del Santo Padre e gestisce l’autorizzazione alla pubblicazione di tali testi da parte di altri editori. Nel 2025 la Lev festeggerà i 100 anni dalla sua fondazione: mi piacerebbe valorizzare questo anniversario, che cadrà nello stesso anno del prossimo Giubileo della Chiesa universale».

«La mia idea di fondo», aggiunge il giornalista, «è che oggi non puoi aspettare che le persone vengano in libreria. Devi andare a cercare i tuoi lettori, devi diventare un “motore di incontro”».

 

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