Si fa scempio dei bambini: dall’aborto all’utero in affitto, dall’affidamento a coppie omosex all’abbandono davanti a videogiochi e cellulari

XXV DOMENICA DEL T. O. ANNO B

Di Padre Giuseppe Tagliareni

 

Gli empi non possono sopportare i giusti, che col loro comportamento onesto li rimproverano. Accecati dalla loro malizia, insidiano e mettono alla prova la pazienza del giusto, fino a farlo morire, dicendo: “Vediamo se Dio viene a liberarlo”. Così faranno col Messia.

Gesù profetizzò più volte la sua passione e morte: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». I suoi apostoli non volevano crederci; discutevano su chi fosse il più grande. Egli rovesciando la prospettiva, disse: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». Poi, espresse la predilezione di Dio per i piccoli: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Oggi, dei bambini si fa scempio: dall’aborto all’utero in affitto, dall’affidamento a coppie omosex all’abbandono davanti ai videogiochi e ai cellulari, fino allo scempio del gender in mascherina!

C’è una falsa sapienza molto diffusa, volta alla soddisfazione della carne. Questa genera contese e guerre in piccolo e in grande. Anche la preghiera viene snaturata.

La vera sapienza invece, “è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera”. I suoi frutti sono la pace e la giustizia: proprio le cose che mancano di più oggi, nelle case e nella società.

 

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