Terribile sarà la condanna di Dio per chi scandalizza

XXVI DOMENICA DEL T. O. ANNO B

Di Padre Giuseppe Tagliareni

 

Il Regno di Dio va oltre i confini visibili e non bisogna essere gelosi dei doni che Dio può fare ad altri che non sono dei nostri. “Chi non è contro di noi, è per noi”, dice Gesù. Quelli che sono contrari sono veri nemici, ma non gli altri. Dio solo conosce i cuori. Egli concesse lo Spirito anche ai due anziani assenti al rito fatto da Mosè per i settanta convocati, mentre Giosuè avrebbe voluto impedirlo. “Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo Spirito!”, disse Mosè.

Gesù non impedì che altri facessero esorcismi nel suo nome. Gli danno gloria! Guai a chi dà scandalo, specialmente ai bambini. Terribile sarà la condanna di Dio su di costoro. Così sarà per coloro che vogliono rendere precoce l’uso e l’abuso del sesso ai fanciulli. A questo riguardo, anche gli adulti devono evitare gli scandali. Meglio cavarsi un occhio o tagliarsi la mano e il piede, ma andare in Cielo, che essere gettati interi nella Geenna, “dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue”.

Guai a chi accumula ricchezze ingiuste e guadagni disonesti, lucrando sul le fatiche e perfino sul sangue altrui! Guai a chi passa il tempo a gozzovigliare tra gli amici: sta ingrassando per il tempo della strage! Guai a chi ha armadi zeppi di abiti e non sa cosa indossare: il verme che non muore sarà l’eredità. Dio ascolta il grido degli oppressi e il bastone degli empi si frantumerà.

 

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