“Vangelo e Moschetto” e la preghiera del Rosario
NE PARLANO CON IL MUSICISTA ED AUTORE AURELIO PORFIRI, DON NICOLA BUX, DON MARINO NERI, PADRE ROBERTO SPATARO, DON SAMUELE CECOTTI, DON FRANCESCO GIORDANO
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A cura di Angelica La Rosa
“Alla forma di preghiere della quale parliamo, fu posto l’appropriato nome di Rosario, quasi per esprimere nello stesso tempo il profumo delle rose e la grazia delle corone. Tale nome, mentre è indicatissimo a significare una devozione per onorare Colei che, giustamente, è salutata “Mistica Rosa” del Paradiso, e, cinta di una corona di stelle, è venerata come Regina dell’universo, sembra anche simboleggiare l’augurio delle gioie e delle ghirlande celesti offerte da Maria ai suoi devoti” (Leone XIII, Fidentem piumque animum, 1896).
La preghiera del Rosario è una forma tradizionale in cui, attraverso la Vergine Maria, meditiamo i misteri della salvezza. È essa ancora rilevante?
Ne parlano stasera dalle 21 con il musicista ed autore Aurelio Porfiri, don Nicola Bux, don Marino Neri, padre Roberto Spataro, don Samuele Cecotti, don Francesco Giordano.
Il programma sarà trasmesso in live streaming sul canale YouTube RITORNO A ITACA e su TWITTER .
Sempre su Facebook, sulla pagina dell’Istituto Stato e Partecipazione, stasera dalle ore 21, sarà presentato “Vangelo e Moschetto” di Raffaele Amato. L’iniziativa culturale è organizzata da Matteo Impagnatiello, membro del Comitato scientifico di Unidolomiti e vedrà la partecipazione, oltre che dell’autore, di Francesco Carlesi, presidente dell’Istituto Stato e Partecipazione; di Pietro Cappellari, direttore della Biblioteca di Storia Contemporanea “Coppola” di Paderno e del professor Gherardo Marenghi, docente presso l’Università degli Studi di Salerno.
“Si analizzerà un lungo periodo storico dell’Italia, in cui l’autore metterà in evidenza i tratti comuni della Chiesa cattolica e del Fascismo. Si inizierà dalla trattazione della Questione romana per poi focalizzare l’attenzione sui Patti lateranensi. Nel 1929, l’Italia recuperava la propria identità religiosa. Ma si parlerà anche di critica al modello liberalcapitalista e al marxismo con l’alternativa del corporativismo, la lotta alla Massoneria, l’appoggio della Chiesa all’impresa di Etiopia e alla partecipazione alla guerra in Spagna. Il libro di Amato offre un formidabile e prezioso aiuto per una conoscenza dei fatti accaduti in modo approfondito”, ha spiegato uno dei promotori dell’evento, il dott. Matteo Impagnatiello.
La presentazione del libro gode del patrocinio di Unidolomiti, della Libera Accademia degli Studi-Indef di Bellinzona, dell’Associazione culturale Pensiero e Tradizione e dell’Istituto Stato e Partecipazione.